In un comunicato: caro sindaco non
prenderci in giro con ‘eventi contentino’. Proponi invece di cambiare il nome
al comune togliendo ‘Marconi’ che ora merita Bologna: potrebbe chiamarsi ‘Bologna
Marconi’
Il Consigliere Comunale ( nella foto) scrive:
Deluso,
amareggiato ed anche qualcosa di più. Mi lascia senza parole la notizia
annunciata da organi di stampa, in cui si annuncia la creazione del Museo sulla comunicazione e Guglielmo
Marconi a Villa Aldini a Bologna.
Ormai
decenni fa scrissi a Giorgio Comaschi una lettera in risposta al suo articolo
pubblicato su “Il Resto del Carlino”, in cui spiegavo le “strane dimenticanze”
che subiva il nostro celebre concittadino, Guglielmo Marconi, da parte delle
Amministrazioni locali di Sasso Marconi. Da quegli anni devo ammettere che
certi atteggiamenti sono cambiati e siamo arrivati, con troppo ritardo, a
consegnare nel giugno scorso le chiavi della città di Sasso Marconi alla
Principessa Elettra Marconi, figlia del premio Nobel. Segnale quest’ultimo
accolto da tutto il Consiglio Comunale come un “nuovo inizio” verso una
rivalutazione ed una promozione della figura di Guglielmo Marconi a livello
locale ed anche internazionale che lasciava presagire a qualcosa di nuovo.
Quel
nuovo speravamo tutti fosse la possibilità di poter ospitare il Museo della Comunicazione e Guglielmo
Marconi proprio nella sua sede naturale a Sasso Marconi, dove il grande
scienziato è vissuto, dove è sepolto, dove ha fatto i suoi importanti
esperimenti e dove è nata la sua radio con la prima trasmissione via etere
riuscita.
È
l’ennesimo scippo al nostro paese che è già riconosciuto come ‘Città della
Telecomunicazione’ e una doppia sconfitta per l’Amministrazione comunale che
lascia ad altri il privilegio di testimoniare la presenza del grande scienziato
in questi luoghi e l’opportunità di un ritorno economico non indifferente.
Ciò
è poi incomprensibile poiché il sindaco di Sasso Marconi Parmeggiani fa parte
del tavolo che sta programmando le celebrazioni del 150° anniversario della
nascita di Marconi e sono certo che tale decisione sia anche per lui un boccone
amaro, che dovrà certamente spiegare a tutta la cittadinanza. E che non venga a
raccontarci che ci saranno eventi, mostre o chissà cosa…sarebbero solo un
“contentino”.
Sasso
Marconi sta per avere la condizione ideale per dare sede adeguata a tale museo,
infatti con la realizzazione imminente del nuovo polo scolastico del capoluogo
nell’area ex Metalplast, si libererà l’area dell’attuale scuola Elementare. Qui
il Museo sulla comunicazione e
Guglielmo Marconi troverebbe la sua collocazione ideale, con a
pochi passi un grande parcheggio e la piazza del paese. Un museo che con
l’apertura del Ponte Leonardo da Vinci, avrebbe di nuovo anche il casello
autostradale a pochi chilometri, facendo di Sasso Marconi la porta di ingresso
non solo verso Bologna ma anche verso tutto l’Appennino, sia verso la valle del
Setta che verso la valle del Reno.
A questo punto – provocatoriamente - non mi resta che lanciare la proposta di
togliere il nome Marconi da quello della nostra città e sostituirlo magari con
uno di quelli precedenti, ovvero Praduro e Sasso o Sasso Bolognese.
Lasciamo Marconi a Bologna, anzi a Bologna Marconi? Ditemi voi. Marco Veronesi
Consigliere Comunale di Sasso
Marconi
penso che lei Sig. Veronesi abbia tutte le ragioni di eseguire le sue rimostranze in una cittadina come Sasso Marconi che le attrazioni turistiche non abbondano, sia chiaro che l'amministrazione ha chinato il capo l'indignazione dovrebbe essere di tutta la cittadinanza, forse in questo caso si tornerebbe su i suoi passi a Bologna..
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