Foto d'archivio |
Il 29 agosto scorso i carabinieri di Castiglione dei Pepoli hanno arrestato un
29enne tunisino, disoccupato e con precedenti di polizia, perché destinatario
di un aggravamento di misura cautelare
del Tribunale di Bologna. E’ l’ultimo di una serie di aggravamenti che hanno
avuto inizio nell’aprile scorso, quando il giovane di Castiglione dei Pepoli era stato arrestato per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In sede di giudizio direttissimo, l’arresto era stato convalidato e il
29enne aveva l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il giovane però ha continuato a delinquere e a maggio 2023 è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in compagnia di altri soggetti con precedenti di polizia specifici, durante un’altra operazione anti droga e per questo, il Giudice gli aveva convertito l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, con l’obbligo di dimora, con permanenza domiciliare dalle 19 alle 7.
Nonostante il primo aggravamento di
misura cautelare che gli aveva evitato il carcere, il 29enne ha ripreso la sua
condotta trasgressiva, uscendo di casa, allontanandosi dalla provincia di
Bologna e frequentando soggetti dediti al crimine.
Per il comportamento irrispettoso degli obblighi cui era sottoposto, il 29enne è stato definito dal Giudice una “…sfacciata e da ultimo radicale trasgressione della misura in atto operante…”. A quel punto, il Giudice ha emesso il secondo aggravamento di misura cautelare, sostituendo l’obbligo di dimora, con la misura cautelare degli arresti domiciliari con sistema di controllo elettronico a distanza (braccialetto elettronico). Durante l’arresto, però, il 29enne si è rifiutato di indossare il dispositivo elettronico e i Carabinieri hanno informato subito la Procura della Repubblica di Bologna.
Preso atto della situazione, il Giudice ha emesso il terzo aggravamento di
misura cautelare, sostituendo la misura degli arresti domiciliari con il carcere
in caso di rifiuto dell’indagato di indossare il braccialetto elettronico.
Ci riempiono di questa feccia criminale.
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