martedì 25 luglio 2023

La ‘Banda del Buco' è stata ridotta alla misera

Ritrovato e sequestrato dalla Guardia di Finanza il patrimonio milionario  illecitamente accumulato

 

Individuato e sequestrato dalla Guardia di Finanza con la collaborazione di altri reparti del Corpo operanti in varie regioni d’Italia, il denaro contante e numerosi beni di ingente valore nella disponibilità degli indagati, tra cui: due alberghi, l’uno sito in una località termale friulana, l’altro sul lago di Vagli nel cuore della Toscana; immobili di pregio situati sui colli bolognesi,  una villetta ubicata in un noto plesso turistico del crotonese; un ristorante del lungomare di Forte dei Marmi; diversi veicoli di lusso e d’epoca tra cui una Bentley Continental GT, una Ferrari F308 GTS come quella comparsa nella nota serie tv “Magnum P.I.” , un esemplare di Fiat 500 'Topolino', una Fiat 600 Abarth, e delle autovetture Audi, Mercedes-Benz e Range Rover di grossa cilindrata; un’imbarcazione di 12 m, mod. Itama 38; diversi orologi di pregio (tra cui Rolex, Patek Philippe, Audemars Piguet) e numerosi gioielli (pietre preziose, bracciali, anelli, collier et similia).

Lo “sciacallaggio” attuato e dal sodalizio è comprovato  anche dal ritrovamento e dal sequestro della 'refurtiva' sottratta alle società indotte al default, risultata illecitamente occultata in alcuni capannoni situati nel meridione, tra cui, in particolare: 14 mila bottiglie di liquori vari e di pregiati vini; 650 prosciutti di Parma, depredati dallo stabilimento produttivo di Langhirano, luogo di eccellenze gastronomiche che contraddistinguono il Made in Italy;  240 mila pezzi di prodotti per la cura della persona (shampoo, creme corpo, prodotti tricologici).

Sono queste le ricchezze e i beni accumulati dalla 'banda del buco' che, senza porsi scrupoli delle sorti delle società depredate e delle centinaia di dipendenti delle stesse, hanno lasciato questi ultimi per mesi senza stipendio e, successivamente, li hanno licenziati nell’imminenza dei fallimenti artatamente pilotati.

Nel corso dell’operazione, condotta su delega del Dott. Roberto CERONI della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bologna, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, hanno dato esecuzione a 25 misure cautelari personali. 

Il Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna è espressione del ruolo di polizia economico-finanziaria rivestito dal Corpo che, quotidianamente, opera a contrasto della criminalità economica reprimendo ogni forma di inquinamento dell’economia legale, al fine di salvaguardare gli operatori economici e i cittadini onesti e rispettosi delle regole.

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