Reno Splash 2023 è in programma dal 13 al 16 luglio
Goran Bregovic sarà tra i protagonisti dell'undicesima edizione del festival antirazzista Reno Splash 2023, in programma dal 13 al 16 luglio nel Parco di Monte Sole a Marzabotto (Bologna).
Ideato e promosso dall'associazione Montagna di Suono, il festival è prodotto in collaborazione con Ozono Factory, realtà culturale che da due anni gestisce il Poggiolo - Rifugio Re_Esistente.
Marzabotto e l'intero Parco regionale storico di Monte Sole
sono luoghi ricchi di storia e di memoria, a conferma - spiegano i promotori -
"dell'impegno culturale e solidale che Reno Splash dedica alla
sensibilizzazione e alla valorizzazione di un territorio che continua a
resistere e rinascere". Nella line-up spicca la presenza di Goran
Bregovic, headliner di sabato 15 luglio: uno dei più riconoscibili e
riconosciuti compositori balcanici moderni torna in Italia per un concerto reso
possibile dalla collaborazione tra il festival Crinali (manifestazione di punta
del Territorio Turistico di Bologna-Modena, con oltre 50 spettacoli in 16
comuni), l'Unione Comuni Appennino Bolognese, il Comitato Regionale per le
Onoranze Ai Caduti di Marzabotto, Ozono Factory Aps e Reno Splash. Il programma
propone anche una selezione di artisti internazionali e italiani - Anthony B,
Mellow Mood, Paolo Baldini, Mungo's Hi Fi, Nico Royale, Cico & Mama Afrika,
Paulinho, Solomon B, Duo Bucolico - per un mix cosmopolita che va dal reggae
all'hip hop, passando per musica folk, balcanica e funk. Il festival è pure una
full immersion di incontri, dibattiti, sport, escursioni sull'Appennino per
ripercorrere i luoghi della Resistenza, teatro e mercatino internazionale.
(ANSA).
resisteremo anche noi ,tutti, resisteremo a sentire sempre e comunque che bisogna resistere e che c'è qualcuno che resiste...
RispondiEliminaGli antirazzisti sono i più formidabili razzisti. Semplicemente, nell'aritmetica razzista, hanno scambiato l'ordine degli operandi.
RispondiEliminaI repressissimi della città 30 all'ora andranno a ballare in un posto dove si può ancora sgassare, danno il "merito" a Sara Poluzzi ma è tutto legato al piano di controllo della persone, attraverso la riduzione massiva della loro mobilità, con la messa fuori legge di tutto ciò che ha un tubo di scarico, addio motorvalley.
RispondiEliminaGli antirazzisti sono più razzisti loro.
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