Il tratto di nuova Porrettana che congiungerà la nuova tratta di Porrettana interrata di Casalecchio con la nuova Porrettana a Borgonuovo si farà: il progetto ha terminato l'iter di approvazione e soprattutto è stato finanziato ( 76 milioni). Lo ha precisato il sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani, oggi a Borgonuovo, in apertura di un incontro di presentazione del nuovo progetto di utilizzo dell'area ex Alfa Wasserman. Il primo lotto di statale, quello di attraversamento del caseggiato di Casalecchio di Reno, verrà terminato entro la prima metà del '24 e immediatamente dopo verranno avviati i lavori del secondo che, come previsto, richiederanno circa due anni per essere terminati. Quindi è credibile che dopo la metà del '26, da Sasso Marconi si potrà raggiungere direttamente la tangenziale di Bologna. E poichè il sindaco Parmeggiani si è sempre distinto nel dare annunci solo quando c'era la certezza che fossero veritieri, c'è da presumere che il traguardo possa concretizzarsi.
Il primo cittadino è poi passato alla presentazione del progetto di riutilizzo dell'area ex Alfa Wasserman. La nuova proposta progettuale, finanziata dal PNRR con circa 15 milioni, prevede di realizzare 105 nuovi alloggi comprendenti da 'case estese' (cioè residenze partecipative in cui gli spazi vanno oltre al proprio appartamento), case per anziani e uno studentato. L'area offrirà poi un ampio arredo di verde, una adeguata presenza di ciclabili e parcheggio interrato, oltre tutte le caratteristiche che dovranno dare all'offerta residenziale una qualità abitativa capace di rispondere alle esigenze del vivere. Non faranno parte del gruppo di case popolari, ma saranno assegnate con una graduatoria specifica e dedicata.
Il progetto dovrà essere ultimato entro il 2026, come impone l'utilizzo di risorse PNRR.
Alfa Wasserman cede gratuitamente l'intero lotto, in parte nel territorio di Casalecchio di Reno e si assume l'onere della bonifica del sito compresa quella dall'amianto. In compenso si riserverà un'area a sud del lotto resa edificabile.
Verranno recuperati l'edificio storico e la chiesetta che insistono sul lotto.
Il sindaco, per l'occasione, ha fatto anche il punto sul disastro ambientale del 4-5 e 17 maggio. Alcune famiglie di Ancognano, ha detto, sono ancora sfollate. Il maltempo ha creato tali danni da non essere ancora riusciti a dare una adeguata risposta. E' in corso il recupero della viabilità comunale con imprese private e operatori del Comune, ma l'impegno è tale che si presume si possa ritornare alla piena funzionalità non prima di due anni e si è valutato un costo di 5 milioni. Il sindaco ha poi chiarito che se ora non si riescono a fare alcune manutenzioni ordinarie, ciò è dovuto al fatto che tutta la forza lavoro del Comune, compresa la squadra del verde, è impegnata nel lavoro di rimozione delle frane.
Lotto reso edificabile.
RispondiEliminaAltre colate di cemento e asfalto E aree verdi distrutte.
Alla faccia del consumo zero di suolo.
Pessimo!
C.Z.
Perché è meglio come e' adesso?
EliminaInfatti, sono 40 anni che l'area è quella schifezza che si vede passando, quindi già cementificata, almeno viene bonificata e riutilizzata per attività che hanno un senso.
EliminaOK, a me va benissimo fare anche solo la bonifica.
EliminaL'amianto e gli altri inquinantii li scarichiamo davanti alla tua porta, pero'.
Se "come adesso" significa non distruggere ulteriori ettari di aree verdi, sì!
EliminaBene.....almeno viene via quel obbtobrio che ce...e si parla anche di area verde....bene
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