venerdì 2 giugno 2023

In Italia un nuovo supercomputer per la fusione nucleare

Nel polo tecnologico di Bologna, da Enea, Cineca e Eurofusion


Un investimento di 50 milioni di euro in cinque anni per realizzare un supercomputer destinato alla ricerca sull'energia da fusione.

Enea, Eurofusion e Cineca hanno firmato un accordo che servirà per realizzare la nuova infrastruttura, che sarà in grado di eseguire 47 milioni di miliardi di operazioni al secondo e che entrerà a far parte del Tecnopolo di Bologna, affiancando le strutture di calcolo per le previsioni meteo-climatiche e il supercomputer Leonardo.

    Il supercomputer servirà per la simulazione numerica della fisica del plasma e all'analisi strutturale di materiali avanzati per la fusione nucleare, definita dai tre enti che hanno preso parte all'accordo come "una sfida tecnologica che consentirà di abbandonare le fonti fossili e contrastare il cambiamento climatico". (ANSA). 

3 commenti:

  1. Bravissimi, chi è contento è scemo.

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  2. Sul piano dell'esercizio tecnologico è un'ottima cosa...
    Che poi la fusione nucleare, se mai la si riuscirà a sfruttare, sia davvero così ecologica è un altro discorso.
    Il fatto che chi la osanna nasconda certe banalità, come la quasi assenza di deuterio o che l'impianto consumerà più berillio che idrogeno (di fatto, una centrale a berillio), fa pensare.

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