Nel polo tecnologico di Bologna, da Enea, Cineca e Eurofusion
Un investimento di 50 milioni di euro in cinque anni per realizzare un supercomputer destinato alla ricerca sull'energia da fusione.
Enea, Eurofusion e Cineca hanno firmato un accordo che servirà per realizzare la nuova infrastruttura, che sarà in grado di eseguire 47 milioni di miliardi di operazioni al secondo e che entrerà a far parte del Tecnopolo di Bologna, affiancando le strutture di calcolo per le previsioni meteo-climatiche e il supercomputer Leonardo.
Il supercomputer servirà per la simulazione numerica della fisica del plasma e all'analisi strutturale di materiali avanzati per la fusione nucleare, definita dai tre enti che hanno preso parte all'accordo come "una sfida tecnologica che consentirà di abbandonare le fonti fossili e contrastare il cambiamento climatico". (ANSA).
Bravissimi, chi è contento è scemo.
RispondiEliminaGne gne gne...
RispondiEliminaSul piano dell'esercizio tecnologico è un'ottima cosa...
RispondiEliminaChe poi la fusione nucleare, se mai la si riuscirà a sfruttare, sia davvero così ecologica è un altro discorso.
Il fatto che chi la osanna nasconda certe banalità, come la quasi assenza di deuterio o che l'impianto consumerà più berillio che idrogeno (di fatto, una centrale a berillio), fa pensare.