lunedì 29 maggio 2023

XXII edizione della Giornata nazionale del sollievo:

Le iniziative dell’Azienda USL di Bologna per promuovere le cure palliative e le terapie del dolore

Molteplici le iniziative organizzate da oggi, lunedì 29 maggio al 10 giugno dall’Azienda USL di Bologna per promuovere le opportunità di diagnosi, il trattamento del dolore cronico e le modalità di accesso ai servizi nell’area metropolitana e far conoscere le ultime novità frutto dell’evoluzione della Rete delle Cure Palliative e della Rete della Terapia del dolore.

Informare e sensibilizzare i cittadini su cosa è possibile fare concretamente per migliorare la qualità della vita dei pazienti che si trovano ad affrontare un percorso di cure fisicamente ed emotivamente doloroso.

Questo è l’obiettivo della XXII Giornata nazionale del sollievo, in programma domenica 28 maggio e promossa annualmente dal ministero della Salute, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dalla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti onlus, con il coinvolgimento di associazioni professionali e di volontariato.

Molteplici le iniziative organizzate dal 29 maggio al 10 giugno dall’Azienda USL di Bologna per promuovere le opportunità di diagnosi, il trattamento del dolore cronico e le modalità di accesso ai servizi nell’area metropolitana, ma anche per far conoscere le ultime novità frutto dell’evoluzione della Rete delle Cure Palliative (dedicata a adulti e minori) e della Rete della Terapia del dolore.

Il calendario di appuntamenti dedicati ai cittadini

Incontri organizzati dall’equipe delle Cure Palliative adulti e dall’equipe della Terapia del dolore

29/05 Poliambulatorio Pilastro (Bologna) 

31/05 (9,30 -12,30) Casa della Comunità San Donato - San Vitale (Bologna) 

01/06 (14,30 -18,00) Casa della Comunità di Loiano 

06/06 (14,30 -18,00) Casa della Comunità di San Lazzaro di Savena 

07/06 (9,00 -12,30) Casa della Comunità Navile 

07/06 (9,30 -12,30) Poliambulatorio Mengoli (Bologna) 

09/06 (14,00 -17,00) Casa della Comunità di Casalecchio di Reno 

09/06 (9,30 -12,30) Ospedale di Budrio

Incontro di presentazione della Rete della Terapia del dolore 

31/5 (20,30) Sede Ordine dei Medici 

10/6 (16-19) un pomeriggio di sensibilizzazione per adulti e bambini sui diritti dei più piccoli e sui servizi offerti dalla Rete regionale delle Cure palliative pediatriche. Un momento di confronto con i professionisti, ma anche di gioco grazie alla collaborazione con le Associazioni pediatriche del territorio. 

Si amplia la Rete della Terapia del dolore: apre un nuovo ambulatorio di I livello al Maggiore. 

Si amplia la Rete della Terapia del dolore dell’Azienda USL di Bologna che si è sviluppata in particolar modo dal 2018 – grazie all’avvio dell’attività dell’ambulatorio di II livello presso l’Ospedale Bellaria – e, nel 2022, grazie alla definizione di un Programma aziendale dedicato. 

Obiettivo della riorganizzazione aziendale è quello di rendere sempre più capillare i servizi di presa in carico dei pazienti, secondo un modello Hub-Spoke, prevedendo la gestione delle procedure interventistiche dei casi più complessi presso l’Ospedale Bellaria, con al fianco ambulatori di presa in carico territoriali presenti a Vergato, Bentivoglio, Bazzano, e da poche settimane anche al Maggiore. 

Un nuovo punto di accesso, quello dell’Ospedale Maggiore, avviato per rispondere ai bisogni di cittadini e chirurghi polispecialistici (vertebrali, ortopedici, vascolari – con cui si sta avviando in particolare un percorso per il paziente amputato – e fisiatri), frutto di una stretta collaborazione con il centro Hub del Bellaria e di un percorso di formazione con professionisti dedicati. 

Il modello Hub-Spoke, nonché il potenziamento della rete sul territorio, ha consentito lo sviluppo di competenze specialistiche, un confronto sempre più assiduo tra professionisti, ma anche la crescita di volumi di presa in carico e di traguardi raggiunti. 

Proprio quest’anno, presso l’Ospedale Bellaria, sono state eseguite infatti le prime procedure di impianto per la neurostimolazione che consistono in veri e propri interventi chirurgici effettuati in anestesia locale e sedazione, prevedendo il posizionamento per via percutanea di un sottilissimo dispositivo (elettrocatetere) collegato ad un generatore di impulsi, posizionato sotto la cute.  L’effetto terapeutico è ottenuto tramite l’erogazione continua di stimoli elettrici, non percepiti dai pazienti, che portano sia ad una riduzione del dolore che ad una modulazione del sistema nervoso. Si tratta dunque di una nuova opportunità terapeutica aperta a pazienti con patologie vertebrali e non solo per cui le altre metodiche non hanno riscontrato efficacia. 

Tra le patologie trattate: Dolore al rachide Cervicale e Toracico, Lombalgia e lombosciatalgia, Dolore acuto da Herpes Zooster e nevralgia posterpetica (NPH), Artrosi articolari, Tendinopatie, Dolori di origine vascolare, Dolore neuropatico, Fibromialgia, Sindrome Miofasciale, Dolore pelvico cronico, Cefalee, Algie facciali e dolore complesso nel paziente oncologico

Presso il Bellaria aumentano i volumi di infiltrazioni ecoguidate eseguite in ambulatorio mentre in regime di day hospital si eseguono procedure di termoablazione e neuromodulazione con radiofrequenza o stimolazione periferica. Complessivamente sono circa 4000 le prestazioni eseguite lo scorso anno nel centro Hub della Rete, oltre 1000 quelle effettuate unicamente nella sede di Bentivoglio a cui si aggiungono 500 prestazioni annue eseguite sia a Bazzano che a Vergato. Infine, ammontano ad oltre 3000 le prestazioni di agopuntura eseguite in tutti i centri della Rete territoriale.


Si amplia l’offerta dei servizi della Rete delle Cure Palliative con un nuovo ambulatorio nel Distretto sanitario di Pianura est. Aumentano le prese in carico dei pazienti affetti da malattie non oncologiche

Si amplia la Rete delle Cure Palliative dell’Azienda USL di Bologna che in queste settimane ha aperto un nuovo ambulatorio presso l’Ospedale di Budrio, aumentando anche così l’offerta dei servizi nel Distretto sanitario di Pianura est. La Rete delle Cure Palliative aziendale è organizzata in 4 nodi: il primo si occupa di eseguire consulenze presso tutti i presidi ospedalieri della Città metropolitana, il secondo si compone di 14 ambulatori distribuiti sul territorio e gestiti in collaborazione con il Terzo settore, il terzo nodo è rappresentato dai 3 Hospice gestiti dalla Fondazione Hospice Seragnoli, mentre il 4 nodo è composto dalle Cure Palliative domiciliari svolte in parte da ANT e in parte da un’equipe medico-infermieristica dedicata delle Cure Palliative dell’Ausl che supportano il medico di Medicina Generale nella presa in cura del malato e della famiglia oltre che  nelle scelte terapeutiche e assistenziali di ciascun malato. 

Aumentano le prese in carico della Rete delle Cure Palliative dell’Ausl che, solo lo scorso anno, nei diversi setting assistenziali superano le 4.900 persone   

Numerosi, inoltre, i progetti promossi dall’equipe medico-infermieristica, finalizzati alla cura e all’umanizzazione delle cure palliative sotto diversi punti di vista.

In primis si è sviluppato un progetto che ha consentito l’incremento della presa in carico delle Cure palliative precoci, anche di persone con malattie non oncologiche lo scorso anno sono state oltre 1250 le persone e le famiglie prese in carico nei vari setting assistenziali di cui si compone la Rete aziendale. 

La Rete delle Cure Palliative è inoltre impegnata ogni giorno nel sostenere la comunità a promuovere la consapevolezza dell’importanza culturale ed etica per garantire una comunicazione onesta, l’empowerment e l’autodeterminazione delle persone malate, fornendo indicazioni specifiche e supporto dedicato anche ai familiari, attraverso la diffusione della cultura della pianificazione condivisa delle cure.   

Diventa sempre più stretta la collaborazione sviluppata dalla Rete delle Cure Palliative aziendali con i medici di Medicina Generale per garantire una presa in cura multidisciplinare e multiprofessionale dei pazienti. Ma per prendere in cura le persone con empatia, vicinanza emotiva, e poter continuare a fare questo per decenni mantenendo la stessa capacità di ascolto e di accoglienza, è importante “prendersi cura di chi cura”: da oltre 1 anno è in corso un progetto specifico, chiamato “supporto alla  compassion fatigue”che permette agli operatori di “non bruciarsi” e mantenere quel carico di umanità indispensabile per le cure palliative e per ogni altra attività di cura. 

Azienda USL di Bologna

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