Le iniziative dell’Azienda USL di Bologna per promuovere le cure palliative e le terapie del dolore
Molteplici le iniziative organizzate da oggi, lunedì 29 maggio al 10 giugno dall’Azienda USL di Bologna per promuovere le opportunità di diagnosi, il trattamento del dolore cronico e le modalità di accesso ai servizi nell’area metropolitana e far conoscere le ultime novità frutto dell’evoluzione della Rete delle Cure Palliative e della Rete della Terapia del dolore.
Informare e
sensibilizzare i cittadini su cosa è possibile fare concretamente per
migliorare la qualità della vita dei pazienti che si trovano ad affrontare un
percorso di cure fisicamente ed emotivamente doloroso.
Questo è l’obiettivo
della XXII Giornata nazionale del sollievo, in programma domenica 28 maggio e
promossa annualmente dal ministero della Salute, dalla Conferenza delle Regioni
e delle Province autonome, dalla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti onlus, con
il coinvolgimento di associazioni professionali e di volontariato.
Molteplici le iniziative
organizzate dal 29 maggio al 10 giugno dall’Azienda USL di Bologna per
promuovere le opportunità di diagnosi, il trattamento del dolore cronico e le
modalità di accesso ai servizi nell’area metropolitana, ma anche per far
conoscere le ultime novità frutto dell’evoluzione della Rete delle Cure
Palliative (dedicata a adulti e minori) e della Rete della Terapia del dolore.
Il calendario di
appuntamenti dedicati ai cittadini
Incontri organizzati
dall’equipe delle Cure Palliative adulti e dall’equipe della Terapia del dolore
29/05 Poliambulatorio
Pilastro (Bologna)
31/05 (9,30 -12,30) Casa
della Comunità San Donato - San Vitale (Bologna)
01/06 (14,30 -18,00)
Casa della Comunità di Loiano
06/06 (14,30 -18,00)
Casa della Comunità di San Lazzaro di Savena
07/06 (9,00 -12,30) Casa
della Comunità Navile
07/06 (9,30 -12,30)
Poliambulatorio Mengoli (Bologna)
09/06 (14,00 -17,00)
Casa della Comunità di Casalecchio di Reno
09/06 (9,30 -12,30)
Ospedale di Budrio
Incontro di
presentazione della Rete della Terapia del dolore
31/5 (20,30) Sede Ordine
dei Medici
10/6 (16-19) un pomeriggio di sensibilizzazione per adulti e bambini sui diritti dei più piccoli e sui servizi offerti dalla Rete regionale delle Cure palliative pediatriche. Un momento di confronto con i professionisti, ma anche di gioco grazie alla collaborazione con le Associazioni pediatriche del territorio.
Si amplia la Rete della
Terapia del dolore: apre un nuovo ambulatorio di I livello al Maggiore.
Si amplia la Rete della
Terapia del dolore dell’Azienda USL di Bologna che si è sviluppata in
particolar modo dal 2018 – grazie all’avvio dell’attività dell’ambulatorio di
II livello presso l’Ospedale Bellaria – e, nel 2022, grazie alla definizione di
un Programma aziendale dedicato.
Obiettivo della
riorganizzazione aziendale è quello di rendere sempre più capillare i servizi
di presa in carico dei pazienti, secondo un modello Hub-Spoke, prevedendo la
gestione delle procedure interventistiche dei casi più complessi presso
l’Ospedale Bellaria, con al fianco ambulatori di presa in carico territoriali
presenti a Vergato, Bentivoglio, Bazzano, e da poche settimane anche al
Maggiore.
Un nuovo punto di
accesso, quello dell’Ospedale Maggiore, avviato per rispondere ai bisogni di
cittadini e chirurghi polispecialistici (vertebrali, ortopedici, vascolari –
con cui si sta avviando in particolare un percorso per il paziente amputato – e
fisiatri), frutto di una stretta collaborazione con il centro Hub del Bellaria
e di un percorso di formazione con professionisti dedicati.
Il modello Hub-Spoke,
nonché il potenziamento della rete sul territorio, ha consentito lo sviluppo di
competenze specialistiche, un confronto sempre più assiduo tra professionisti,
ma anche la crescita di volumi di presa in carico e di traguardi
raggiunti.
Proprio quest’anno,
presso l’Ospedale Bellaria, sono state eseguite infatti le prime procedure di
impianto per la neurostimolazione che consistono in veri e propri interventi
chirurgici effettuati in anestesia locale e sedazione, prevedendo il
posizionamento per via percutanea di un sottilissimo dispositivo
(elettrocatetere) collegato ad un generatore di impulsi, posizionato sotto la
cute. L’effetto terapeutico è ottenuto tramite l’erogazione continua di
stimoli elettrici, non percepiti dai pazienti, che portano sia ad una riduzione
del dolore che ad una modulazione del sistema nervoso. Si tratta dunque di una
nuova opportunità terapeutica aperta a pazienti con patologie vertebrali e non
solo per cui le altre metodiche non hanno riscontrato efficacia.
Tra le patologie
trattate: Dolore al rachide Cervicale e Toracico, Lombalgia e lombosciatalgia,
Dolore acuto da Herpes Zooster e nevralgia posterpetica (NPH), Artrosi
articolari, Tendinopatie, Dolori di origine vascolare, Dolore neuropatico,
Fibromialgia, Sindrome Miofasciale, Dolore pelvico cronico, Cefalee, Algie
facciali e dolore complesso nel paziente oncologico
Presso il Bellaria
aumentano i volumi di infiltrazioni ecoguidate eseguite in ambulatorio mentre
in regime di day hospital si eseguono procedure di termoablazione e
neuromodulazione con radiofrequenza o stimolazione periferica. Complessivamente
sono circa 4000 le prestazioni eseguite lo scorso anno nel centro Hub della
Rete, oltre 1000 quelle effettuate unicamente nella sede di Bentivoglio a cui si
aggiungono 500 prestazioni annue eseguite sia a Bazzano che a Vergato. Infine,
ammontano ad oltre 3000 le prestazioni di agopuntura eseguite in tutti i centri
della Rete territoriale.
Si amplia l’offerta dei
servizi della Rete delle Cure Palliative con un nuovo ambulatorio nel Distretto
sanitario di Pianura est. Aumentano le prese in carico dei pazienti affetti da
malattie non oncologiche
Si amplia la Rete delle
Cure Palliative dell’Azienda USL di Bologna che in queste settimane ha aperto
un nuovo ambulatorio presso l’Ospedale di Budrio, aumentando anche così
l’offerta dei servizi nel Distretto sanitario di Pianura est. La Rete delle
Cure Palliative aziendale è organizzata in 4 nodi: il primo si occupa di
eseguire consulenze presso tutti i presidi ospedalieri della Città
metropolitana, il secondo si compone di 14 ambulatori distribuiti sul
territorio e gestiti in collaborazione con il Terzo settore, il terzo nodo è
rappresentato dai 3 Hospice gestiti dalla Fondazione Hospice Seragnoli, mentre
il 4 nodo è composto dalle Cure Palliative domiciliari svolte in parte da ANT e
in parte da un’equipe medico-infermieristica dedicata delle Cure Palliative
dell’Ausl che supportano il medico di Medicina Generale nella presa in cura del
malato e della famiglia oltre che nelle scelte terapeutiche e
assistenziali di ciascun malato.
Aumentano le prese in
carico della Rete delle Cure Palliative dell’Ausl che, solo lo scorso anno, nei
diversi setting assistenziali superano le 4.900 persone
Numerosi, inoltre, i
progetti promossi dall’equipe medico-infermieristica, finalizzati alla cura e
all’umanizzazione delle cure palliative sotto diversi punti di vista.
In primis si è
sviluppato un progetto che ha consentito l’incremento della presa in carico
delle Cure palliative precoci, anche di persone con malattie non oncologiche lo
scorso anno sono state oltre 1250 le persone e le famiglie prese in carico nei
vari setting assistenziali di cui si compone la Rete aziendale.
La Rete delle Cure
Palliative è inoltre impegnata ogni giorno nel sostenere la comunità a
promuovere la consapevolezza dell’importanza culturale ed etica per garantire
una comunicazione onesta, l’empowerment e l’autodeterminazione
delle persone malate, fornendo indicazioni specifiche e supporto dedicato anche
ai familiari, attraverso la diffusione della cultura della pianificazione
condivisa delle cure.
Diventa sempre più
stretta la collaborazione sviluppata dalla Rete delle Cure Palliative aziendali
con i medici di Medicina Generale per garantire una presa in cura
multidisciplinare e multiprofessionale dei pazienti. Ma per prendere in cura le
persone con empatia, vicinanza emotiva, e poter continuare a fare questo per
decenni mantenendo la stessa capacità di ascolto e di accoglienza, è importante
“prendersi cura di chi cura”: da oltre 1 anno è in corso un progetto specifico,
chiamato “supporto alla compassion fatigue”che permette agli operatori di
“non bruciarsi” e mantenere quel carico di umanità indispensabile per le cure
palliative e per ogni altra attività di cura.
Azienda USL di Bologna
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