di Valter Venturi.
Ieri, lunedì 29 maggio, si sono svolti nella
chiesa di Marzabotto i funerali di don Ilario, parroco emerito di Marzabotto e Gardeletta per circa 4
lustri. La funzione di commiato è stata celebrata
dal cardinal Matteo Zuppi il quale nell’omelia ha ricordato il lungo apostolato
di don Ilario con un commovente elogio per la sua fedeltà al mandato che la
Chiesa gli aveva affidato. "Passava
in tempo eguale con tuta da lavoro e abito talare e una faceva onore all'altra,"
ha detto il Cardinale a prova della sua piena dedizione, senza esclusioni di ruolo,
alla vita della comunità che seguiva. Debbo a don Ilario i miei primi rudimenti della lingua latina e non dimenticherò mai la prima frase che mi
disse in latino, ‘ sunt certi denique fines quos ultra citraque nequit
consistere rectum di Quintus Oratius Flaccus’, ci sono certi confini che andare
oltre sono negati per chi è retto.
Arrivederci
don Ilario, prima o poi mi ridarai
lezioni di latino.
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