‘Lightride’ è il nome della Web App lanciata allo scopo di condividere gli spostamenti in auto ed i relativi costi, nonché per ridurre traffico ed inquinamento. Un compenso quindi per chi propone di condividere la propria auto.
Il Comune di San Benedetto Val di Sambro informa:
Lightride
è il nome dell’app gratuita che consente di condividere gli spostamenti in
auto e i costi chilometrici, offrendo o chiedendo un passaggio direttamente
dallo smartphone: in pochi click è infatti possibile condividere le
necessità di spostamenti.
Utilizzarla
è molto semplice: basta registrarsi al sito:
https://www.lightride.it/?referente=Segreteria@comune.sanbenedettovaldisambro.bo.it
ed inserire
un proprio annuncio ricorrente, ad esempio l’andata e il ritorno dal lavoro,
oppure un annuncio singolo per recarsi a una destinazione non abituale. Gli
annunci potranno essere di tue tipi: chi cerca o chi offre un passaggio. Oltre
a pubblicare annunci infatti, si può cercare tra quelli delle altre persone,
mettersi in contatto diretto e concordare il viaggio.
Per il
guidatore è previsto un rimborso spese chilometrico, che può variare tra i 10 e
30 centesimi al km (fissato da chi pubblica l’annuncio).
Non è infatti un servizio professionale alternativo ai taxi e agli NCC, ma un modo per risparmiare sull’auto, semplificare la propria vita e perché no, ridurre traffico e inquinamento.
Parte così
l’utilizzo della prima Web App gratuita in Appennino dedicata alla organizzazione
degli spostamenti in auto, siano questi di natura pendolare (per motivi di
lavoro o studio) o per il tempo libero.
La a web
app potrebbe essere utile anche al
progetto degli studenti universitari fuori sede che questo comune ha avviato da
qualche anno.
«La web app è pensata proprio per un utilizzo, e dunque un servizio quotidiano dedicato alle comunità locali,” ricorda il Sindaco di San Benedetto Val di Sambro, Alessandro Santoni, non nuovo a portare il suo comune ad essere protagonista di iniziative singolari e innovative. “ Ed è stata voluta per offrire a un territorio in cui il trasporto pubblico locale fa fatica a dare le risposte che servirebbero ai cittadini ed è anche sostenibile poiché mirata a ridurre il numero di veicoli su gomma che si muovono per le nostre strade. Ci piace innovare con progetti nuovi, pensati sempre con uno sguardo ai giovani: è vero che la proposta è universale e come tale si rivolge a tutti, ma è altrettanto vero che potrebbe essere un utile strumento anche per i giovani e per consentire loro gli spostamenti di studio, di svago per fare sport ed altre attività ludiche e culturali, oltre che ovviamente di lavoro. Da qui il pensiero che possa essere utile anche a consolidare il progetto delle residenze universitarie fuori sede, quale utile ausilio agli spostamenti degli universitari che scelgono questo territorio per vivere durante i loro studi. L’auspicio è che il servizio rappresenti una opportunità non solo per il nostro Comune, ma addirittura che possa estesa e diventi di dominio pubblico per i cittadini di tutto l’Appennino, che così potranno muoversi con ancora più facilità.» Ha concluso il primo cittadino di San Benedetto non nascondendo la sua soddisfazione.
Perciò se non hai il telefono non ti muovi? Ci vuole la APPP..orcamiseria, allora per me andate a piedi , e spero che quel sindaco non lo votino più.
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