Il sassese Luca Medaglia, responsabile di un gruppo enduro bolognese,
PLM.ENDURO, riferisce:
Contattati dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione Civile di Marradi, nel Mugello, per
operare con le moto da enduro in un territorio martoriato dal maltempo, ci
siamo mobilitati con immediatezza, consci che il nostro aiuto, non solo era ricercato,
ma ritenuto importante.
Infatti, una volta diffuso il messaggio alla comunità enduristica , il
raduno è stato fulmineo e siamo partiti subito alla volta di Marradi con tre
squadre da due. Una volta sul luogo, coordinati dal Sindaco di Marradi, dai Vigili
del Fuoco e con la presenza, il primo giorno, del sindaco di Firenze e del
comandante dei Vigili del Fuoco locale, abbiamo iniziato un'opera di
tracciamento via GPS di tutti i punti frana. Abbiamo inoltre perlustrato vie di
accesso secondarie per verificare se potevano essere una alternativa valida per
far giungere i mezzi di soccorso nei
luoghi dove l’aiuto era richiesto e invocato. Dove questa possibilità era preclusa
ai mezzi a quattro ruote, abbiamo iniziato noi a portare medicinali salvavita e
acqua a tutte quelle abitazioni rimaste isolate e irraggiungibili se non con
moto da enduro.
Abbiamo operato per tre giorni consecutivi sotto la pioggia e con cambiamenti di morfologia continui dovuti a continue frane. E’ stata molto dura, ma ancor di più è stato gratificante per l’aiuto che siamo riusciti a dare a chi era in difficoltà e che al nostro arrivo ha risposto quasi con commozione al nostro saluto. Orgogliosi di essere enduristi e di aver risolto difficoltà del prossimo.e Civile di Marradi per operare con le moto da enduro in un territorio martoriato dal maltempo, ci siamo mobilitati con immediatezza, consci che il nostro aiuto, non solo era ricercato, ma ritenuto importante.
Infatti, una volta diffuso il messaggio alla comunità enduristica , il raduno è stato fulmineo e siamo partiti subito alla volta di Marradi con tre squadre da due. Una volta sul luogo, coordinati dal Sindaco di Marradi, dai Vigili del Fuoco e con la presenza, il primo giorno, del sindaco di Firenze e del comandante dei Vigili del Fuoco locale, abbiamo iniziato un'opera di tracciamento via GPS di tutti i punti frana. Abbiamo inoltre perlustrato vie di accesso secondarie per verificare se potevano essere una alternativa valida per far giungere i mezzi di soccorso nei luoghi dove l’aiuto era richiesto e invocato. Dove questa possibilità era preclusa ai mezzi a quattro ruote, abbiamo iniziato noi a portare medicinali salvavita e acqua a tutte quelle abitazioni rimaste isolate e irraggiungibili se non con moto da enduro.
Abbiamo operato per tre giorni consecutivi sotto la pioggia e con
cambiamenti di morfologia continui dovuti a continue frane. E’ stata molto
dura, ma ancor di più è stato gratificante per l’aiuto che siamo riusciti a
dare a chi era in difficoltà e che al nostro arrivo ha risposto quasi con
commozione al nostro saluto. Orgogliosi di essere enduristi e di aver risolto
difficoltà del prossimo.
Grazie a questi uomini in moto... ricordiamocelo in futuro
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