Doppio intervento del Soccorso Alpino nella serata di sabato
di Giulia Berni
Doppio intervento per i tecnici operatori del Soccorso Alpino Emilia-Romagna nella giornata di sabato in zona diga di Ridracoli e nel comune di Lizzano in Belvedere.
Il primo intervento ha visto all’opera una squadra di tecnici della stazione monte Falco presso la diga di Ridracoli: un quarantasettenne partito sul sentiero che porta a S.Paolo in Alpe per compiere il giro della Lama. Dopo aver percorso diversi chilometri di sentiero ha trovato copiosa neve che gli ha impedito di proseguire in sicurezza.
L'uomo, spaventato di non riuscire a rientrare in sicurezza per la neve e spossato dopo aver percorso circa 28 km di sentiero, ha contattato il 112 per cui è stato attivato il Soccorso Alpino stazione monte Falco.
L'escursionista è stato individuato dai tecnici del Saer, raggiunto e visitato dal sanitario presente in squadra. Fortunatamente non presentava danni ti tipo sanitario ma solo spossatezza per il lungo percorso intrapreso. È stato poi accompagnato al proprio mezzo dagli operatori.
Il secondo intervento a Lizzano in Belvedere per recuperare quattro trentenni per la perdita di orientamento e in difficoltà per l'abbondante neve.
Il gruppo di amici (due ragazze spagnole e due ragazzi, un milanese e un bolognese) è partito alle 11 da Poggiol Forato ( Lizzano in Belvedere) in direzione monte Riva. Il gruppo, dopo aver camminato tutto il pomeriggio, si è imbattuto in una zona ricoperta da copiosa neve (circa 1 metro): stremati dalla fatica e in difficoltà per il terreno non sicuro, alle 20 hanno dato l’allarme. Il Soccorso Alpino Emilia-Romagna stazione Corno alle Scale, dopo essersi messo in comunicazione con gli escursionisti, li ha rassicurati e ha inviato sul posto due squadre di tecnici con un sanitario. Gli operatori del Saer hanno raggiunto il gruppo con all'ausilio di sci d'alpinismo e, una volta individuati, gli hanno fornito ciapsole per il rientro in sicurezza.
I ragazzi sono stati poi visitati dal sanitario del Soccorso Alpino, e successivamente sono stati accompagnati alla loro auto dagli operatori Saer. L'intervento si è concluso circa alle 2.30 di notte.
chi sbaglia paga ,come si usa sulle Alpi, oppure facciamo come a Cutro arrangiatevi.La montagna e' pericolosa .... anche per chi soccorre !!
RispondiElimina