giovedì 30 marzo 2023

Processo Natalia Chinni, il racconto del figlio.

La donna fu ritrovata morta nella sua abitazione di Gaggio Montano, uccisa a colpi di fucilate. Imputato il cugino e vicino di casa Fabio Enrico Ferrari


Il figlio di Natalia Chinni, Bernardini, nell’udienza di oggi ha riferito  al giudice della Corte d’assise Pier Luigi Di Bari il racconto del ritrovamento del corpo senza vita della madre nella casa di Gaggio. Dopo aver spiegato che il silenzio del telefono, nel primo pomeriggio del giorno della morte,  non destava preoccupazione poiché nella zona dove si trova la vecchia casa  la ricezione era scarsa, così come il mancato rientro nella sua abitazione  per il pranzo poiché poteva succedere che si attardasse a Gaggio per lavorare nell’orto, ha narrato in modo dettagliato  gli accadimenti che hanno portato lui e il padre a temere che fosse successo qualcosa di preoccupante. II protrarsi del silenzio del telefono e l’arrivo della notte senza che la madre avesse dato un riscontro per avvisare del ritardo, erano indicatori che non potevano non allarmare. I due, il figlio e il marito della donna, si sono recati quindi a Gaggio e lì hanno trovato Natalia a terra sul pavimento dell’ingresso ormai priva di vita  in un bagno di sangue. Poi l’arrivo dei soccorsi e delle forze dell’ordine.  

A lui e al padre, dopo la conferma della morte di Natalia, solo il doloroso compito di ripulire, con la morte nel cuore, il sangua sul pavimento lasciato dalla vittima.  A rendere ancor più triste l’accaduto, il saluto indifferente, quasi affettuoso, dalla finestra della casa vicina, del cugino di Natalia, ora indiziato del delitto.

Nel racconto ha poi confermato che i rapporti fra i due cugini, Natalia e l’indiziato, fossero stati sempre difficili e come in passato i loro dissidi avessero portato  all’entreta in campo degli avvocati.   

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