Sollecitato da Dubbio
L’adozione della proposta di Piano aria integrato
regionale (Pair 2030) è stata presentata in commissione
Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Stefano Caliandro.
Il piano è stato illustrato dall’assessora a Transizione ecologica, contrasto
al cambiamento climatico, Ambiente, Difesa del suolo e della costa, Protezione
civile, Irene Priolo.
La qualità dell’aria sta migliorando, in relazione ad alcuni
inquinanti, ci saranno ulteriori limitazioni alla circolazione (tra cui lo stop
ai diesel euro 5) e saranno cancellate alcune deroghe, come quella di usare
l’auto per portare i bambini a scuola. E ancora bandi per la mobilità con i
mezzi pubblici, veicoli e velocipedi elettrici, più punti di ricarica; il
riscaldamento in casa sarà fissato a 19 gradi mentre ci sono ancora molti soldi
per il bando finalizzato a sostituire gli impianti di riscaldamento a biomassa
sotto le “5 stelle”. Molte novità anche in agricoltura: spandimenti dei reflui
entro le 12 ore dallo stoccaggio e non più 24. Finanziamento della copertura di
vasche e introduzione dei lagoni (il divieto sarà dal 2030). I fertilizzanti a
base di urea andranno incorporati insieme allo spandimento o comunque entro le
24 ore successive. Il Pair 2030 vede un piano di investimenti per oltre 154
milioni di euro in totale e di oltre 63 nel primo triennio di attuazione. Sono,
in sintesi, alcuni dei punti fondanti del complesso e articolato Piano
presentato ai consiglieri dall’assessore all’Ambiente.
Il cronoprogramma è stato indicato da Priolo: oggi il Pair 2030
sarà presentato in giunta e la prossima settimana ai 207 Comuni coinvolti
(prima erano 33). Dopo il voto in giunta e la pubblicazione ci saranno 45
giorni per le osservazioni, cui seguiranno le controdeduzioni con focus di
approfondimento. In Aula, il Piano approderà in luglio, anche se il voto finale
è stimato in settembre “e comunque entro l’anno”.
La proposta di revisione è stata definita “impegnativa”. Tra gli
altri si segnala la restrizione dei giorni di sforamento per le PM10 che da 35
scenderanno a 18, anche se è prevista una deroga fino al 2035 per alcuni
inquinanti. I Comuni più piccoli potranno attuare le loro strategie in
autonomia (max 26 sforamenti) e saranno accompagnati dalla Regione. “La
strategia regionale mette a sistema le pianificazioni che stiamo portando
avanti” ha affermato l’assessora. Le linee strategiche, definite
dall’assessora, comprendono una serie di obiettivi: “Riduzione delle emissioni
inquinanti, azioni su combustione di biomasse e trasporti, attività da
realizzare sul Bacino padano e in sede locale; uso del metodo predittivo, cioè
attuare le misure prima degli sforamenti sulla base di modelli meteo;
integrazione del Piano con tutte le politiche settoriali e gli altri piani
strategici (agenda 2030, acqua, rifiuti, energia, etc.). Durante il percorso di
Vas, inoltre, verrà stimata la riduzione di Co2 equivalente associata alle
misure del PAIR 2030, dato che sarà inserito nel “Percorso verso la neutralità
carbonica prima del 2050”.
QUALITÀ DELL’ARIA E AZIONI ATTUATE. Le Pm 10, al max 50
microgrammi per metro cubo, non dovevano essere oltre 35 l’anno: nel 2022 ci
sono stati superamenti in 12 stazioni nelle province di Piacenza, Parma, Reggio
Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini. Il 2015 e il 2017 sono gli anni in
cui le condizioni meteorologiche sono state particolarmente sfavorevoli alla
qualità dell’aria, a causa di alta pressione, scarsità di pioggia e
ventilazione. “Comunque – ha annunciato Priolo – siamo pronti a una commissione
sulla siccità”. I settori che incidono di più sono l’agricoltura, con il 33%,
seguita da traffico, con il 27%, il riscaldamento a legna, con il 18%,
l’industria, col 9%, altro traffico (aereo, mezzi marittimi e mezzi agricoli)
col 6%, il riscaldamento non a legna con meno del 5%. I dati su NO2 (biossido
di azoto) “sono il nostro Inno alla gioia” ha detto la titolare dell’Ambiente:
il valore limite annuale (40 μg/m3) è stato rispettato nel 2020 (effetto
lockdown) e nel 2022 dove valore limite orario (200 μg/m3) è stato rispettato
in tutte le stazioni. “Molto bene” anche le PM 2.5, di
cui dal 2018 non viene più superato il valore limite annuale (25 μg/m3).
L’andamento dell’ozono si mostra pressoché stazionario
nell’ultimo decennio, con fluttuazioni dovute alla variabilità meteorologica
della stagione estiva. L’Annus horribilis, per la popolazione, è stato il 2017.
Nel 2020, nonostante il blocco del traffico dovuto al Covid, i superamenti sono
stati alti.
APPLICAZIONE DEL PAIR. Dai 33 comuni del Piano 2020 si sale
ai 207 del 2030, “ed è la novità più importante. Lavoriamo a livello di Bacino
padano, passando da 2,3 milioni di cittadini a 4”.
COMPONENTI REGIONALE EMISSIONI: Il 56% del biossido
di azoto (di cui il 93% proviene da diesel) deriva dal trasporto su strada,
seguito da altri inquinanti come la Pm10 (impianti domestici riscaldamento a
biomassa e trasporti). Le Pm 2.5 sono prodotte principalmente da impianti
domestici, mentre il biossido di zolfo da combustione industriale. Il 70%
dell’inquinamento proviene dal settore secondario: agricoltura allevamenti,
mentre quello primario da produzione di energia, riscaldamento e riscaldamento
a legna. Nella città metropolitana il traffico incide per il 31%, gli
allevamenti per il 30 e il riscaldamento legna per il 25.
Priolo ha ricordato il percorso di partecipazione e l’indagine
sulla percezione della qualità dell’aria con 4400 cittadini coinvolti, che si
sono detti molto preoccupati: Il 48% è attivo e disponibile a cambiare, mentre
il 26% non intende modificare lo stile di vita e un 26% va incentivato con
campagne di comunicazione. A livello di Bacino padano servono azioni sinergiche
tra le Regioni per limitare la circolazione, sull’uso delle biomasse a basso
impatto e su agricoltura e zootecnia.
AMBITO URBANO E AREE DI PIANURA: LE AZIONI
Controlli sulle limitazioni alla circolazione e Move-In. E tra
le Limitazioni spicca la scomparsa della deroga di accompagnare bambino a
scuola. Il Trasporto pubblico prevede nuovi bus e serviuzi potenziati: 2000
nuovi autobus (per dismissione veicoli almeno < euro 3 nelle aree urbane) al
2030; + 10% passeggeri su TPL gomma al 2030 rispetto a obiettivo PRIT 2025 (che
prevede già + 10% rispetto a 2014). Inoltre, dal 2024 offerta ferroviaria a
zero emissioni con: agevolazioni per abbonamenti treno+bici (Mi muovo bici in
treno); potenziamento offerta estiva (Bologna-Ravenna-Rimini); sviluppo SFM
previsto nel PUMS Città metropolitana Bologna
Con + 20% passeggeri su ferro al 2030 rispetto al target del
PRIT 2025 (che già prevede +50% rispetto al 2014); integrazione tariffaria e
abbonamenti con al conferma delle iniziative Salta su, Mi muovo anche in città,
Mi muovo tutto treno.
MOBILITA’ ELETTRICA Potenziamento della rete pubblica con
punti di ricarica per i veicoli elettrici nelle città; bando merci di 6
milioni. Incentivazione del trasporto ferroviario di merci per trasferire quote
di traffico dalla modalità stradale alla modalità ferroviaria. circa 4.8 mln
tonnellate di merci da strade a treno, equivalenti a 173mila veicoli pesanti
diesel euro 5 da 28 tonnellate; rendere più sostenibili tutti i processi
industriali e logistici interni ed esterni agli insediamenti produttivi
logistici all’interno del perimetro della ZLS E-R. Sarà finanziata anche
logistica a corto raggio in ambito urbano (cargo bike).
RISCALDAMENTO DOMESTICO Divieto assoluto di qualsiasi
tipologia di combustione all’aperto a scopo intrattenimento (ad es. falò
rituali legati a tradizioni o fuochi d’artificio) nel periodo 1° ottobre – 31
marzo: sono concessi due eventi l’anno.
Una novità strutturale sarà il limite di 19 gradi in casa
ufficio, luoghi di ricreazione, associazioni, luoghi di culto (esclusi ospedali
e case di cura). I gradi saranno 17 nel commercio e nell’industria, “con un
risparmio di inquinamento e di energia”.
Priolo ha sottolineato che “le risorse per il bando stufe ci
sono e i fondi regionali rifinanzieranno i bandi 2024. Dal 2025, il
finanziamento riguarderà solo la sostituzione tra biomassa legnosa e pompa di
calore”. Il bando per la sostituzione con impianti a 5 stelle è da 11,5 milioni
e oggi ne sono stati spesi solo 3 milioni (“i soldi ci sono ha evidenziato
Priolo”). A febbraio di quest’anno le domande liquidate o in istruttoria sono
973, quelle impegnate e liquidate 737.
AGRICOLTURA E ATTIVITA’ PRODUTTIVE Gli spandimenti
dei reflui dovranno avvenire entro le 12 ore dallo stoccaggio e non più entro
le 24. Si finanziano la copertura vasche e si introducono i lagoni (divieto
sarà dal 2030). Una novità riguarda i fertilizzanti a base di urea: andranno
incorporati insieme allo spandimento o comunque entro le 24 ore successive. Per
contenere, inoltre, le emissioni di ammoniaca per i nuovi allevamenti soggetti
ad autorizzazione integrata ambientale (suinicolo e avicolo), e ad autorizzazione
unica ambientale (ove prevista per altri allevamenti) le autorizzazioni
dispongono l’obbligo di iniezione liquami e l’adozione delle BAT più prestanti
tra quelle applicabili ad ogni singola altra fase dell’allevamento. C’è poi il
divieto abbruciamento dei residui vegetali dal 1° ottobre al 31 marzo, anche
per le superfici investite a riso.
Biogas e biometano: Promozione di sistemi di upgrading in
impianti a biogas per favorire l’uso del biometano; possibilità dal PNRR, con
1.92 mld € a livello nazionale, possibili effetti a livello regionale.
COSTI EVITATI E VITA PIU’ LUNGA Si eviteranno
costi, secondo una stima, i danni ambientali generati dall’inquinamento
atmosferico a: salute (mortalità e morbidità); materiali da costruzione
(invecchiamento precoce dei materiali); colture e foreste (perdita delle
colture e degli ecosistemi). La stima è di circa 643 milioni € di costi evitati
grazie alle riduzioni emissive previste, di cui 637.5 milioni € solo per gli
aspetti sanitari. Si allunga l’aspettativa di vita di 2,74 mesi.
INVESTIMENTI Saranno 1544 milioni, di cui 63 nel primo
triennio di attuazione, “cifre che incrementabili – ha aggiunto l’assessora –
con altre fonti di finanziamento, la cui programmazione deve, però, essere
ancora fatta. Questo Piano parte con gambe robuste”.
(Gianfranco Salvatori)
La vicepresidente Priolo illustra il Pair 2030: 19 gradi nelle abitazioni,
niente più deroghe per accompagnare i figli a scuola, rafforzamento del
trasporto pubblico, più veicoli elettrici e punti di ricarica. Gli sforamenti
delle PM10 si riducono da 35 a 18. La conferma: “I fondi per il bando stufe ci
sono e i quelli regionali rifinanzieranno i bandi 2024, così come ci sono i
solidi per la sostituzione con impianti a 5 stelle”
La qualità dell’aria
sta migliorando, in relazione ad alcuni inquinanti, ci saranno ulteriori
limitazioni alla circolazione (tra cui lo stop ai diesel euro 5) e saranno
cancellate alcune deroghe, come quella di usare l’auto per portare i bambini a
scuola. E ancora bandi per la mobilità con i mezzi pubblici, veicoli e
velocipedi elettrici, più punti di ricarica; il riscaldamento in casa sarà
fissato a 19 gradi mentre ci sono ancora molti soldi per il bando finalizzato a
sostituire gli impianti di riscaldamento a biomassa sotto le “5 stelle”. Molte
novità anche in agricoltura: spandimenti dei reflui entro le 12 ore dallo
stoccaggio e non più 24. Finanziamento della copertura di vasche e introduzione
dei lagoni (il divieto sarà dal 2030). I fertilizzanti a base di urea andranno
incorporati insieme allo spandimento o comunque entro le 24 ore successive. Il
Pair 2030 vede un piano di investimenti per oltre 154 milioni di euro in totale
e di oltre 63 nel primo triennio di attuazione. Sono, in sintesi, alcuni dei
punti fondanti del complesso e articolato Piano presentato ai consiglieri
dall’assessore all’Ambiente.
Il cronoprogramma è
stato indicato da Priolo: oggi il Pair 2030 sarà presentato in giunta e la
prossima settimana ai 207 Comuni coinvolti (prima erano 33). Dopo il voto in
giunta e la pubblicazione ci saranno 45 giorni per le osservazioni, cui
seguiranno le controdeduzioni con focus di approfondimento. In Aula, il Piano
approderà in luglio, anche se il voto finale è stimato in settembre “e comunque
entro l’anno”.
La proposta di
revisione è stata definita “impegnativa”. Tra gli altri si segnala la
restrizione dei giorni di sforamento per le PM10 che da 35 scenderanno a 18,
anche se è prevista una deroga fino al 2035 per alcuni inquinanti. I Comuni più
piccoli potranno attuare le loro strategie in autonomia (max 26 sforamenti) e
saranno accompagnati dalla Regione. “La strategia regionale mette a sistema le
pianificazioni che stiamo portando avanti” ha affermato l’assessora. Le linee
strategiche, definite dall’assessora, comprendono una serie di obiettivi:
“Riduzione delle emissioni inquinanti, azioni su combustione di biomasse e
trasporti, attività da realizzare sul Bacino padano e in sede locale; uso del
metodo predittivo, cioè attuare le misure prima degli sforamenti sulla base di
modelli meteo; integrazione del Piano con tutte le politiche settoriali e gli
altri piani strategici (agenda 2030, acqua, rifiuti, energia, etc.). Durante il
percorso di Vas, inoltre, verrà stimata la riduzione di Co2 equivalente
associata alle misure del PAIR 2030, dato che sarà inserito nel “Percorso verso
la neutralità carbonica prima del 2050”.
QUALITÀ DELL’ARIA E
AZIONI ATTUATE. Le Pm 10, al max 50 microgrammi per metro
cubo, non dovevano essere oltre 35 l’anno: nel 2022 ci sono stati superamenti
in 12 stazioni nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena,
Ferrara, Ravenna, Rimini. Il 2015 e il 2017 sono gli anni in cui le condizioni
meteorologiche sono state particolarmente sfavorevoli alla qualità dell’aria, a
causa di alta pressione, scarsità di pioggia e ventilazione. “Comunque – ha
annunciato Priolo – siamo pronti a una commissione sulla siccità”. I settori
che incidono di più sono l’agricoltura, con il 33%, seguita da traffico, con il
27%, il riscaldamento a legna, con il 18%, l’industria, col 9%, altro traffico
(aereo, mezzi marittimi e mezzi agricoli) col 6%, il riscaldamento non a legna
con meno del 5%. I dati su NO2 (biossido di azoto) “sono il nostro Inno alla
gioia” ha detto la titolare dell’Ambiente: il valore limite annuale (40 μg/m3)
è stato rispettato nel 2020 (effetto lockdown) e nel 2022 dove valore limite
orario (200 μg/m3) è stato rispettato in tutte le stazioni. “Molto
bene” anche le PM 2.5, di cui dal 2018 non viene più superato il valore limite
annuale (25 μg/m3).
L’andamento dell’ozono
si mostra pressoché stazionario nell’ultimo decennio, con fluttuazioni dovute
alla variabilità meteorologica della stagione estiva. L’Annus horribilis, per
la popolazione, è stato il 2017. Nel 2020, nonostante il blocco del traffico
dovuto al Covid, i superamenti sono stati alti.
APPLICAZIONE DEL PAIR. Dai 33 comuni del Piano 2020 si sale ai 207 del 2030, “ed è la novità più
importante. Lavoriamo a livello di Bacino padano, passando da 2,3 milioni di
cittadini a 4”.
COMPONENTI REGIONALE
EMISSIONI: Il 56% del biossido di azoto (di cui il 93% proviene
da diesel) deriva dal trasporto su strada, seguito da altri inquinanti come la
Pm10 (impianti domestici riscaldamento a biomassa e trasporti). Le Pm 2.5 sono
prodotte principalmente da impianti domestici, mentre il biossido di zolfo da
combustione industriale. Il 70% dell’inquinamento proviene dal settore
secondario: agricoltura allevamenti, mentre quello primario da produzione di
energia, riscaldamento e riscaldamento a legna. Nella città metropolitana il
traffico incide per il 31%, gli allevamenti per il 30 e il riscaldamento legna
per il 25.
Priolo ha ricordato il
percorso di partecipazione e l’indagine sulla percezione della qualità
dell’aria con 4400 cittadini coinvolti, che si sono detti molto preoccupati: Il
48% è attivo e disponibile a cambiare, mentre il 26% non intende modificare lo
stile di vita e un 26% va incentivato con campagne di comunicazione. A livello
di Bacino padano servono azioni sinergiche tra le Regioni per limitare la
circolazione, sull’uso delle biomasse a basso impatto e su agricoltura e
zootecnia.
AMBITO URBANO E AREE
DI PIANURA: LE AZIONI
Controlli sulle
limitazioni alla circolazione e Move-In. E tra le Limitazioni spicca la
scomparsa della deroga di accompagnare bambino a scuola. Il Trasporto pubblico
prevede nuovi bus e serviuzi potenziati: 2000 nuovi autobus (per dismissione
veicoli almeno < euro 3 nelle aree urbane) al 2030; + 10% passeggeri su TPL
gomma al 2030 rispetto a obiettivo PRIT 2025 (che prevede già + 10% rispetto a
2014). Inoltre, dal 2024 offerta ferroviaria a zero emissioni con: agevolazioni
per abbonamenti treno+bici (Mi muovo bici in treno); potenziamento offerta
estiva (Bologna-Ravenna-Rimini); sviluppo SFM previsto nel PUMS Città
metropolitana Bologna
Con + 20% passeggeri
su ferro al 2030 rispetto al target del PRIT 2025 (che già prevede +50%
rispetto al 2014); integrazione tariffaria e abbonamenti con al conferma delle
iniziative Salta su, Mi muovo anche in città, Mi muovo tutto treno.
MOBILITA’ ELETTRICA Potenziamento della rete pubblica con punti di ricarica per i veicoli
elettrici nelle città; bando merci di 6 milioni. Incentivazione del trasporto
ferroviario di merci per trasferire quote di traffico dalla modalità stradale
alla modalità ferroviaria. circa 4.8 mln tonnellate di merci da strade a treno,
equivalenti a 173mila veicoli pesanti diesel euro 5 da 28 tonnellate; rendere
più sostenibili tutti i processi industriali e logistici interni ed esterni
agli insediamenti produttivi logistici all’interno del perimetro della ZLS E-R.
Sarà finanziata anche logistica a corto raggio in ambito urbano (cargo bike).
RISCALDAMENTO
DOMESTICO Divieto assoluto di qualsiasi tipologia di
combustione all’aperto a scopo intrattenimento (ad es. falò rituali legati a
tradizioni o fuochi d’artificio) nel periodo 1° ottobre – 31 marzo: sono
concessi due eventi l’anno.
Una novità strutturale
sarà il limite di 19 gradi in casa ufficio, luoghi di ricreazione,
associazioni, luoghi di culto (esclusi ospedali e case di cura). I gradi
saranno 17 nel commercio e nell’industria, “con un risparmio di inquinamento e
di energia”.
Priolo ha sottolineato
che “le risorse per il bando stufe ci sono e i fondi regionali rifinanzieranno
i bandi 2024. Dal 2025, il finanziamento riguarderà solo la sostituzione tra
biomassa legnosa e pompa di calore”. Il bando per la sostituzione con impianti
a 5 stelle è da 11,5 milioni e oggi ne sono stati spesi solo 3 milioni (“i
soldi ci sono ha evidenziato Priolo”). A febbraio di quest’anno le domande
liquidate o in istruttoria sono 973, quelle impegnate e liquidate 737.
AGRICOLTURA E
ATTIVITA’ PRODUTTIVE Gli spandimenti dei reflui
dovranno avvenire entro le 12 ore dallo stoccaggio e non più entro le 24. Si
finanziano la copertura vasche e si introducono i lagoni (divieto sarà dal
2030). Una novità riguarda i fertilizzanti a base di urea: andranno incorporati
insieme allo spandimento o comunque entro le 24 ore successive. Per contenere,
inoltre, le emissioni di ammoniaca per i nuovi allevamenti soggetti ad
autorizzazione integrata ambientale (suinicolo e avicolo), e ad autorizzazione
unica ambientale (ove prevista per altri allevamenti) le autorizzazioni
dispongono l’obbligo di iniezione liquami e l’adozione delle BAT più prestanti
tra quelle applicabili ad ogni singola altra fase dell’allevamento. C’è poi il
divieto abbruciamento dei residui vegetali dal 1° ottobre al 31 marzo, anche
per le superfici investite a riso.
Biogas e biometano:
Promozione di sistemi di upgrading in impianti a biogas per favorire l’uso del
biometano; possibilità dal PNRR, con 1.92 mld € a livello nazionale, possibili
effetti a livello regionale.
COSTI EVITATI E VITA
PIU’ LUNGA Si eviteranno costi, secondo una stima, i danni
ambientali generati dall’inquinamento atmosferico a: salute (mortalità e
morbidità); materiali da costruzione (invecchiamento precoce dei materiali);
colture e foreste (perdita delle colture e degli ecosistemi). La stima è di
circa 643 milioni € di costi evitati grazie alle riduzioni emissive previste,
di cui 637.5 milioni € solo per gli aspetti sanitari. Si allunga l’aspettativa
di vita di 2,74 mesi.
INVESTIMENTI Saranno 1544 milioni, di cui 63 nel primo triennio di attuazione,
“cifre che incrementabili – ha aggiunto l’assessora – con altre fonti di
finanziamento, la cui programmazione deve, però, essere ancora fatta. Questo
Piano parte con gambe robuste”.
(Gianfranco Salvatori)
Cla roba què assomiglia tanto al modello rivoluzionario polpottiano cambogiano. Auguriamoci che non finisca alla stessa maniera.
RispondiEliminaE' una dichiarazione di guerra alla società civile.
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