giovedì 30 marzo 2023

L'Emilia-Romagna ospita 600 alberi monumentali

 Bando di tutela da 235 mila euro e banca dati georeferenziata

Il monumento verde di La Scola

La Regione Emilia-Romagna valorizza i suoi alberi monumentali.

Lo fa con un bando da 235 mila euro, una somma quintuplicata rispetto a quella messa a disposizione nel 2020, e dall'estate con la nuova banca dati regionali georeferenziata, che permetterà attraverso un click dal proprio smartphone di individuare l'albero antico che si trova in zona.

    Sul territorio si contano già 600 esemplari a carattere monumentale, singoli, in gruppo, o in filare, tutelati dalla Regione: dall'Olmo di Pievepelago, nel Modense, che è il più grande d'Italia, al Faggio di Pratignano a Fanano, il Cipresso di San Francesco a Verucchio nel Riminese, che si racconta sia stato piantato proprio dal Santo.

Ogni anno, attraverso un bando, l'Emilia-Romagna assegna ai gestori (Comuni ed Enti Parco) i contributi per assicurare la corretta gestione, la conservazione e la salvaguardia di questo patrimonio arboreo.

Le domande di contributo devono essere presentate entro il 15 giugno per consentire gli interventi ordinari nel 2024.

Tra i 600 giganti verdi dell'Emilia-Romagna ben 102 sono classificati anche come alberi monumentali d'Italia. Inoltre, sono circa 30 i nuovi esemplari in fase di valutazione per entrare nell'elenco regionale.

Nell’Appennino bolognese sono monumentali e protetti: 
   

-          Il Castagno di  Tresana a  Alto Reno Terme

-          La Roverella a  Capanna Foresta di  Gaggio Montano

-          Il Cipresso del  Borgo La Scola a Grizzana Morandi

-          L'Acero di monte al Santuario della Madonna dell'Acero di Lizzano in Belvedere

-          La Roverella a Montorso di Lizzano in Belvedere

-         Il Tasso di Palazzo Loup a Loiano

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