Una storia d’altri tempi
Anche per Giuseppe Ventura di Lagune di Sasso
Marconi è toccata, 90 anni fa, la sorte di ricoprire il nome del santo
festeggiato nel giorno della sua nascita. Da tutti è comunque conosciuto come
Bibi delle Lagune, ancora molto attivo, a dispetto dei novant’anni vissuti per
lo più all’aperto, a contatto con la natura e con i suoi motori: è infatti un
trattorista, appassionato del suo lavoro.
Chi lo ha conosciuto dice che è anche spericolato.
Nadia, una delle sue figlie, racconta che a lui è
sempre piaciuto il ‘brivido’: si è rovesciato con la pala, con l’escavatore e,
non più tardi di due anni fa, con il fuoristrada ha sfondato un pollaio e si è
fermato contro un palo di cemento, distruggendo la jeep, oltre a fratturarsi
tre vertebre del collo. Nonostante ciò si è ripreso egregiamente e ha
ricominciato a ‘lavoricchiare’ intorno ai suoi motori.
Nadia racconta anche un episodio rimasto epico nei
ricordi della famiglia e della stessa frazione.
Raffaele e Sergio all'epoca dell'incidente (raccolta Sandro Lamma) |
Nell’agosto del ’56, quando aveva 23 anni, e i
lavori di trebbiatura erano ormai terminati, organizzò una giornata al mare con
altri quattro amici, destinazione Viareggio. Così Bibi, Raffaele , Sergio,
Silvio e Geppe sulla 1100 Fiat, ben
forniti di polli arrosto, frittata e del vino, partirono per il mare. Arrivati
a destinazione consumarono il pasto nella bella pineta vicino al mare. Finito
di pranzare raggiunsero la spiaggia, noleggiarono un moscone e si avventurarono
fino al largo, senza curarsi del fatto che nessuno sapesse nuotare, tranne
proprio Bibi che a mala pena se la cavava perché da bambino era andato qualche
volta a pescare nel fiume. Fra le risate, gli scherzi e le esuberanze tipiche
dei ragazzi di quella età ci scappò anche qualche spintone, tanto che uno di
loro cadde in acqua e si mise a urlare per lo spavento. Per ripescarlo si
misero tutti su un lato e, naturalmente, il moscone si rovesciò per cui tutti
finirono in acqua spaventatissimi. Bibi faticosamente cercò di riportarli
vicino all’imbarcazione e a spingerli sopra, ma dalla fatica perse i sensi.
Tutti a urlare per farsi sentire dal bagnino che prontamente dalla riva partì e
riuscì a portarli in salvo. Anche Bibi che però era svenuto, ma fortunatamente
sulla spiaggia c’era l’attrezzatura per rianimare chi era stato ripescato privo
di sensi dall’acqua. Lo rianimarono e lo portarono all’ospedale. Gli altri quattro,
ancora sotto choc, riuscirono a ritornare a casa e con
difficoltà spiegarono l’accaduto e le ragioni per cui Bibi non era tornato. Ma
i racconti erano molto frammentari e confusi, per cui da Lagune partirono il
suocero, Mario, ( Bibi era sposato da pochi mesi) accompagnato in moto da un
compaesano. Constatato che Bibi era vivo, tornarono a casa a tranquillizzare la
sposina e gli altri parenti. Dopo una settimana Bibi ripresosi tornò a casa,
giusto in tempo per la festa di Lagune, la prima domenica di settembre. I 5 ‘temerari’
andarono tutti a Messa e parteciparono alla processione per ringraziare la
Madonna del Rosario della ‘grazia ricevuta’.
Novant’anni, una vita un po’ spericolata …. E anche
tanta fortuna.
Tanti auguri Bibi
Grazie Francesco bella rievocazione dei fatti
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