A pochi giorni dalla scomparsa, Gian Paolo Frabboni ricorda Francesco Pirini,
fra gli ultimi testimoni dei fatti di Monte Sole. Francesco ebbe la sventura di assistere
all’uccisione dei suoi parenti, fra cui la mamma, trucidati durante la
rappresaglia tedesca di Monte Sole. Ebbe anche la grande forza di perdonare coloro
che lo avevano privato di ben 13 famigliari.
Gian Paolo scrive:
Francesco mi é stato amico e maestro. Non lo potrò mai
dimenticare.
La sua delicatezza nell'affrontare alcuni
argomenti mi ha sempre sorpreso e l'ho apprezzato per questo.
Proprio lui che ha subito la decimazione
della sua famiglia, sapeva raccontare i
fatti più crudeli senza risentimento né odio
verso chi li ha compiuti.
Quando il sindaco De Maria mi chiese di mettermi a disposizione per il ‘servizio guide’ di Monte Sole, mi fece affiancare da Francesco e nel raccontare i fatti del triste autunno del ’44 divenni quasi una sua fotocopia, anche se mi riusciva difficile seguire le sue orme.
Sempre sorridente, affabile, cortese,
efficiente e generoso nel suo ruolo di guida. Col tempo mi accorsi che
solitamente non accennava nella tragedia che lo aveva colpito. E neppure
ricordava le atrocità subite dalla sorella Lidia, ferita dalle raffiche tedesche si salvò grazie a un amico morto che gli finì
addosso riparandola così dalle pallottole. Mi feci raccontare i fatti e li
riportai in un foglio che ho largamente
diffuso fra visitatori, curiosi e pellegrini
in visita ai siti del memoriale di Monte Sole. Foglio che tutti leggevano e
portavano con sé. Fatti che testimoniano in modo crudo le atrocità della
guerra.
Condoglianze alla sua famiglia
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