I Consiglieri Metropolitani del Gruppo Uniti per l’Alternativa con un emendamento al bilancio spingono per avviare l’iter dell’opera.
In questa fase storica in cui si
parla di rilancio dell’Appennino e di sostegno alle attività, anche e soprattutto
lavorando sulla implementazione delle infrastrutture soprattutto in quei
territori dove oggettivamente negli anni gli investimenti sono stati minimi,
per non dire nulli, il Gruppo consiliare “Uniti per l’Alternativa” torna a
chiedere con insistenza la realizzazione della bretella di collegamento tra le
valli del Savena e del Reno.
Ritenuta dal gruppo stesso una
infrastruttura necessaria per superare le difficoltà attuali rappresentate da
un collegamento inadeguato, i Consiglieri nel riproporre tale richiesta per l’ennesima
volta si sentono forti di un appoggio territoriale, da parte di Amministratori
cittadini ed attività, che sino ad oggi non è mai stato così evidente.
Il collegamento tra i Comuni di Pianoro e Sasso
Marconi rappresenta per i consiglieri l’unica risposta possibile ad un
territorio che da anni chiede di essere rilanciato, sia sotto il profilo
lavorativo che sotto quello turistico. All’Ente viene dunque chiesto un segnale
forte nei confronti di questa parte di Appennino.
L’emendamento in questione chiede l’inserimento nel
bilancio 2023 delle somme necessarie per la progettazione di fattibilità
tecnica ed economica della infrastruttura di collegamento tra la Valle del Savena
e quella del Reno, tra i Comuni di Pianoro e Sasso Marconi, e verrà discusso
nel corso delle attività consiliari previste già per la prossima settimana.
«Sono anni che ad ogni bilancio chiediamo l’inserimento dell’opera all’interno della programmazione dell’Ente,” ricordano i consiglieri metropolitani Diego Baccilieri, Angela Bertoni ed Alessandro Santoni di Uniti per l'Alternativa e nel lanciare un grido d'allarme, precisano: "continuiamo a farlo e lo abbiamo fatto anche quest’anno poiché riteniamo che il momento delle scelte sia questo e non sia più rimandabile. Per prima cosa occorre che venga realizzato il progetto di fattibilità per definire le caratteristiche progettuali ed i costi: note queste, il passaggio successivo sarà quello di costruire il percorso realizzativo assieme alle istituzioni di ogni ordine e grado. Ma è altrettanto vero che senza i necessari presupposti, si continua solo a parlare, ed intanto il tempo passa ed i territori continuano a non avere risposte. Con questo emendamento viene chiesto alla Città Metropolitana una volta per tutte di decidere da che parte vuole stare: speriamo sia quella che le viene chiesta dai territori e da tutti gli amministratori territorialmente coinvolti, altro aspetto questo che in un sistema politico che conta dovrebbe avere un peso. Realizzare nuove infrastrutture richiede tempi lunghi, per questo non dobbiamo più perderci in valutazioni di opportunità politica, perché la politica da queste parti sembra avere già deciso, speriamo solo che questa volta che è riuscita a trovare una sintesi condivisa, venga ascoltata.»
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