martedì 11 ottobre 2022

Rinvenute ossa umane in soffitta

Erano il materiale di studio di un medico legale degli anni ‘60 che si  portava  il lavoro a casa

 

Nel pomeriggio di ieri, lunedì 10 ottobre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna sono intervenuti in un edificio  a seguito del rinvenimento di ossa umane.

A sollecitare l’intervento dei militari è stata una donna italiana di 35 anni, che ha trovato il macabro reperto nella casa da poco acquistata. Le ossa (tra cui anche parti di un cranio) si trovavano all’interno di un sacco di cotone posto all’interno di una cassa di legno. Nelle vicinanze sono state rinvenute fotografie raffiguranti cadaveri oggetto di esame autoptico, nonché riviste varie degli anni ‘60 e altro materiale per il sezionamento.

Sul posto insieme ai Carabinieri, anche il medico legale incaricato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, il quale dopo aver esaminato i reperti, ha confermato trattarsi di resti umani.

A quel punto i Carabinieri hanno avviato anche un’indagine storica sul palazzo che ha consentito di accertare che l’edificio, molti anni fa, era di proprietà di un professore di medicina legale dell’Università di Bologna, deceduto nel 1987, proprietario del materiale di studio e ricerca rinvenuto con le ossa.

A seguito della sua morte, gli eredi, ignari delle abitudini del loro congiunto e di cosa fosse nascosto nel palazzo, avevano ristrutturato l’edificio, riqualificandolo e dividendolo in 4 unità immobiliari, successivamente vendute. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato dai Carabinieri e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna


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