giovedì 6 ottobre 2022

Omicidio Natalia Chinni: il Gup manda a processo il cugino Fabio Ferrari

Anche la moglie a giudizio in abbreviato per la detenzione armi


Il Gup del Tribunale di Bologna, Grazia Nart, ha rinviato a giudizio Fabio Ferrari, accusato dell'omicidio della cugina Natalia Chinni, assassinata per futili motivi di vicinato il 29 ottobre 2021 mentre stava riparando la recinzione della sua proprietà a Santa Maria Villiana di Gaggio Montano, sull'Appennino bolognese.

Il processo comincerà il 25 gennaio del 2023.

Ferrari e la cugina avevano litigato in passato e i loro rapporti erano da tempo rovinati. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, coordinati dal pm Antonello Gustapane, Chinni, 72 anni, insegnante in pensione, è stata uccisa da sette pallettoni sparati a bruciapelo, esplosi da un fucile illecitamente detenuto.
    Gravemente ferita, l'anziana era riuscita a raggiungere la propria auto per prendere il cellulare, poi, dopo essersi trascinata verso casa, aveva perso i sensi prima di riuscire a chiedere aiuto. In serata era stata ritrovata senza vita dal figlio. Ferrari era stato indagato da subito e il 14 dicembre scattarono i domiciliari, con ordinanza del Gup. In udienza preliminare, questa mattina, c'era anche la moglie di Ferrari, Loredana Bicocchi, che risponde di irregolarità sulle armi in relazione al fucile, mai ritrovato, a diverse munizioni da caccia e a una pistola. Armi detenute in violazione del divieto disposto dal prefetto di Bologna, nel dicembre 2020. Il Gup ha deciso di mandare a processo anche lei e nel suo caso i legali che assistono i due coniugi, avvocati Angelita Tocci e Franco Oliva, hanno scelto il rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena. In questo caso il processo è stato fissato per il 2 febbraio 2023. "L'udienza preliminare ha una sua funzione - ha spiegato l'avvocato Oliva - e non era inatteso il rinvio a giudizio di Ferrari. Andremo a dibattimento con tutte le prove". (ANSA).

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