Tieni in forma il tuo cuore. Dalle 10 alle 18 in piazza Nettuno screening gratuiti per valutare il rischio cardiovascolare, percorsi per prevenire l’infarto grazie ad alimentazione, movimento e sani stili di vita, lezioni sull’uso del defibrillatore e vaccinazioni raccomandate
Dalle 10, in Piazza Nettuno
di Bologna, una clinica mobile attrezzata e i professionisti dell’Azienda USL
di Bologna a disposizione dei cittadini per educare alla prevenzione
cardiovascolare, diffondere corretti stili di vita e offrire consulenze personalizzate.
Torna a Bologna Tieni
in forma il tuo cuore, il progetto per la prevenzione del rischio
cardiovascolare della Regione Emilia-Romagna, appuntamento annuale con la partecipazione di Raffaele Donini, assessore alle politiche per la salute Regione Emilia-Romagna.
Fino alle 18 i bolognesi
troveranno i cardiologi dell’Azienda Usl di Bologna per eseguire un check-up
gratuito attraverso un semplice test ematico capillare (puntura al dito) per la
determinazione del colesterolo, la rilevazione dei principali parametri vitali
come pressione arteriosa e indice di massa corporea (BMI) e lo screening della
fibrillazione atriale asintomatica. Questi step permetteranno di calcolare il
proprio livello di rischio cardiovascolare e ottenere le indicazioni opportune
durante il counseling personalizzato con il cardiologo. Il test dura circa 10
minuti ed è rivolto, primariamente, alle persone potenzialmente a maggior rischio.
In caso di rischio elevato la persona sarà invitata a contattare il proprio
medico di medicina generale e, in caso di riscontro di patologia, verrà
garantita una visita presso la cardiologia di riferimento del territorio.
Presenti anche medici,
infermieri, dietisti e operatori dei centri anti-fumo del Dipartimento di
Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Bologna che assieme ai volontari delle
associazioni CittadinanzAttiva, Croce Rossa Italiana e AIFIASS.ODV daranno vita
a momenti di educazione alla prevenzione cardiovascolare, diffondendo buone
pratiche e opuscoli informativi sui corretti stili di vita, tra cui attività
fisica, alimentazione sana, stop al fumo.
A disposizione dei
cittadini anche il camper vaccinale con i medici vaccinatori che daranno
informazioni sulle vaccinazioni raccomandate per età e patologia, e che
offriranno la possibilità di effettuare i vaccini contro l’herpes zoster (fuoco
di Sant’Antonio) e lo pneumococco, particolarmente raccomandati per chi ha
compromissioni cardiovascolari, oltre al richiamo del tetano se necessario.
Inoltre, durante la giornata, istruttori di rianimazione cardiopolmonare, della American Heart Association, dimostreranno, attraverso brevi training, come far ripartire un cuore con o senza il defibrillatore, proponendo l’iniziativa Una gara per la vita che metterà a confronto l’operato dei cittadini rianimatori. Giudice imparziale un computer che valuterà la qualità dei massaggi cardiaci eseguiti sui manichini.
Le malattie del sistema
cardiovascolare sono la prima causa di morte in Emilia-Romagna e provocano
circa 16mila decessi all'anno. Uno dei maggiori fattori di rischio è
l'ipertensione, della quale soffre circa un terzo della popolazione. Seguono le
cardiopatie ischemiche che colpiscono mediamente 65mila persone, mentre
soffrono di scompenso cardiaco circa 20mila persone. Il 2% della popolazione
soffre di fibrillazione atriale asintomatica.
L’Emilia-Romagna è stata
una delle prime regioni in Italia a dotarsi, a inizio anni 2000, di una rete
per l’assistenza all’infarto, consentendo una drastica riduzione della
mortalità cardiaca.
Negli ultimi 10 anni,
infatti, nel territorio bolognese, si sono notevolmente ridotte le persone
colpite da infarto, da oltre 1.000 a poco più di 600, ma molto resta da fare in
termini di prevenzione.
La diffusione della
conoscenza delle manovre rianimatorie cardiopolmonari elementari, inoltre, è
riconosciuta, sempre di più, come un elemento essenziale per aumentare le
possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Manovre elementari,
che possono salvare una vita e che chiunque, anche senza una preparazione
sanitaria professionale, può eseguire.
Ogni anno sono circa un migliaio, nel territorio provinciale bolognese, le persone colpite da arresto cardiaco. Un intervento tempestivo, con le prime manovre di rianimazione e l’impiego dei defibrillatori semiautomatici esterni, può rivelarsi decisivo: defibrillare entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto può consentire, infatti, la sopravvivenza del paziente nel 70% dei casi.
Tutti sapete molto bene perchè ci sono tante miocarditi, è criminale che nessuno dica la verità!
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