giovedì 6 ottobre 2022

Il 9 ottobre ricorre la 72ª edizione della Giornata delle Vittime degli Incidenti sul Lavoro.

 Invito  al nuovo Parlamento affinché faccia piena luce sui 300/400 lavoratori vittime del lavoro, che ogni anno spariscono da ogni statistica.

Carlo Soricelli, curatore dell’Osservatorio Nazionale Morti sul lavoro, scrive:


Rivolgo un invito accorato al nuovo Parlamento, affinché faccia piena luce sui 300/400 lavoratori vittime del lavoro, che spariscono da ogni statistica ogni anno, che alterano la percezione del fenomeno che fa fare interventi sbagliati coi soldi dei contribuenti italiani e dei lavoratori. Poche balle!!! Non c'è nessun calo delle morti rispetto all’anno scorso.  Sui luoghi di lavoro c’è un aumento del 9%, nonostante INAIL abbia stanziato miliardi di euro per la Sicurezza. A chi sono andati quei soldi, come vengono distribuiti, chi controlla? Sono stanco, dopo 15 anni, di parlare sempre ai mulini a vento. 

La politica si occupi del malcostume che vede ministri del Lavoro e delle Politiche Agricole e dirigenti che vanno a occupare poltrone importanti di Enti e Istituti che avrebbero dovuto controllare da ministri e che mai si sono degnati di rispondere alle mail che ho mandato in continuazione in questi anni, che raccontavano una realtà su queste tragedie ben peggiore. Lo stesso vale per le varie Commissioni lavoro di Camera e Senato, dove ho trovato la stessa indifferenza. Cosa c’è dietro questo atteggiamento? Di sicuro nessun interesse per i 20000 lavoratori morti da quando il 1° gennaio 2008 ho aperto l’Osservatorio Nazionale morti sul lavoro, dopo aver visto che, cercando notizie sulla tragedia della ThyssenKrupp di Torino, le più recenti avevano 6 mesi e un anno ed erano dell’INAIL.  Ricordo a tutti che INAIL e ANMIL non fanno il monitoraggio delle morti sul lavoro, ma INAIL raccoglie solo le denunce che arrivano dal territorio dei suoi assicurati. E gli altri 4 milioni di lavoratori non assicurati a questo Istituto dello Stato? E gli agricoltori schiacciati dal trattore che sono già 142 anche quest’anno? E i lavoratori in nero, come il 79enne imbianchino morto pochi giorni fa cadendo da una scala in un cantiere? DESAPARECIDOS.

Siamo già a quasi 1200 lavoratori complessivi morti per infortuni, compresi i morti sulle strade e in itinere e 610 di questi sono morti sui luoghi di lavoro. Gli orrori di questi giorni: un operaio di 40 anni muore sepolto vivo per il crollo dello scavo; due gli agricoltori schiacciati dal trattore, uno di questi Francesco Bianco aveva solo 27 anni;  il povero giovane rider, morto pochi giorni fa a Firenze, è stato licenziato dopo morto. In allegato il report dei morti sul lavoro aggiornato a questa mattina 5 ottobre 2022.

 

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