Un investimento di 2 milioni e 500 mila euro. 1.100 metri quadrati su 3 piani, con 14 ambulatori per pediatri di libera scelta, medici di famiglia, infermieri domiciliari, specialistica. Completa il quadrilatero di Case della Comunità al servizio dell’Appennino
di Roberto Brusori
E’ stata inaugurata oggi, giovedì 8
settembre, la nuova Casa della Comunità di Vado-Monzuno. Primo punto di accesso
territoriale, è in grado di offrire servizi
tra i quali :
·
specialistica
ambulatoriale, con Cardiologia, Diabetologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria,
Chirurgia, Salute Mentale, Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza
·
punto
prelievi
·
ambulatori
infermieristici, di vaccinazione pediatrica e di continuità assistenziale.
La nuova Casa della Comunità ha una superficie di 1.100 mq di superficie, cui si aggiungono 570 mq di parcheggio coperto. Edificata su un terreno di proprietà del Comune di Monzuno, si articola su 3 piani:
·
seminterrato,
con 24 posti auto gratuiti, deposito e locali tecnologici.
·
piano terra,
con Punto Unico di Accoglienza; CUP; punto prelievi; infermiere di comunità;
ostetrica di comunità; ginecologo; 4 ambulatori per i Medici di Medicina
Generale; 1 ambulatorio per il Pediatra di Libera Scelta; 1 ambulatorio per la
Continuità Assistenziale e quelli Infermieristico, Cronicità, Scompenso
Cardiaco, Diabete, Assistenza Domiciliare; il punto distribuzione presidi per
diabetici e ausili per incontinenza;
· primo piano con 1 ambulatorio, 1 studio medico, 1 sala polivalente, 1 locale ristoro, 2 spogliatoi e locali tecnologici.
Ha richiesto un investimento di 2 milioni e 500 mila euro e completa un quadrilatero sanitario formato dalle Case di Comunità di Castiglione dei Pepoli, Porretta Terme e Vergato.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato autorità regionali, militari e dell'Ausl di Bologna, i sindaci del territorio, medici di base, infermieri, volontari della Pubblica Assistenza di Vado, personale del 118, in particolare automedica 157 di Lama di Setta, e tanti cittadini.
Tra i vari interventi, quello del sindaco di Monzuno, Bruno Pasquini, che, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla realizzazione dell'importante presidio medico, ha elogiato le amministrazioni coinvolte, da quella guidata dal sindaco Andrea Marchi, che per prima valutò la necessità e l'importanza di tale struttura per la vallata, a quelle che gli sono succedute. Ha poi ricordato Paola Ventura che tanto si adoperò assieme a ufficio tecnico del comune di Monzuno per la presentazione del progetto e l'infermiera Paola Antonelli protagonista nella posa della prima pietra. Il taglio del nastro è stato accompagnato dalla benedizione di don Giuseppe parroco di Vado.
La nuova Casa della Comunità Vado – Monzuno mantiene lo stile architettonico delle più recenti Case, con pavimenti in ceramica, infissi esterni in alluminio dalle ottime prestazioni termiche e acustiche, finiture e colori studiate appositamente per favorire l’orientamento, esterno ed interno, anche alle persone con handicap. Il sistema di climatizzazione garantisce sia il riscaldamento che il raffrescamento dei locali. In tutti gli ambienti l’illuminazione è stata realizzata con sistemi a basso consumo ed alta resa cromatica, anche a vantaggio del comfort per operatori sanitari e cittadini.
In realtà si parlava della realizzazione già 30 anni fa, feci alcuni rilievi per L'AUSL nel terreno dietro alla pizzeria. poi ci furono problemi di acquisizione del lotto, credo che l'amministrazione comunale di Mastacchi abbia dato un contributo in linea con quelle precedenti.
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