Ma il pieno di successi lo hanno fatto i Francesi
di Gustavo Vitali
Un campionato di volo libero in parapendio a senso unico verso la Francia
quello che si è chiuso a Nis in Serbia dopo due settimane di gare.
I piloti e le pilote francesi hanno lasciato al resto d’Europa solo le
briciole e in certi casi neanche quelle.
Delle sei task disputate in dieci giorni su distanze tra i 72 e i 101 km la
squadra nazionale francese ne ha vinte ben cinque; le restanti quattro sono
state cancellate per meteo avversa.
Lo strapotere dei cugini di oltralpe ha trasudato nell’individuale con
addirittura sei piloti nei primi sette posti, unica eccezione il nostro Denis
Soverini, buon sesto e migliore degli azzurri in gara.
Quindi Luc Armant ha conquistato la medaglia d’oro, Maxime Pinot quella
d’argento e Honorin Hamard il bronzo.
Tutte nel paese di Asterix anche le medaglie assegnate con la neonata
classifica Junior mista donne e uomini. Per la precisione: primo Loïs Goutagny,
secondo Simon Mettetal e terza Meryl Delferriere.
Nel femminile le uniche due francesi in gara, Meryl Delferriere e Constance Mettetal, si sono classificate rispettivamente prima e seconda davanti all’austriaca Elisabeth Egger.
Il team italiano ufficiale ( nella foto), guidato dal CT Alberto Castagna di Cologno
Monzese, ha agguantato all’ultimo volo la medaglia di bronzo a squadre dietro
la Repubblica Ceca e, ovviamente, la Francia, nuovo campione d’Europa. Ne
facevano parte la milanese Silvia Buzzi Ferraris, Cristian Biasi di Rovereto
(Trento), il catanese Marco Busetta, l’ex campione del mondo 2019 Joachim
Oberhauser di Termeno (Bolzano) e il friulano di Gemona Denis Soverini. Altri
italiani in gara erano i bolognesi Alberto Vitale e Paolo Facchini, i parmensi
Michele Boschi e Marco Valentini e Marco Littamé di Torino.
All’evento serbo erano presenti 130 piloti provenienti da 30 nazioni. Delle
passate edizioni l’Italia aveva vinto quelle del 2004 e del 2010 e mancato d’un
soffio il titolo nel 2018.
Nessun commento:
Posta un commento