sabato 16 luglio 2022

Facci (Lega): “Come si stanno risolvendo i danni alla diga di Pavana?”

di Luca Molinari

 

Fare chiarezza sulle attività di ripristino ambientale per i danni causati dallo svaso della diga di Pavana eseguito nel 2020, nonché tempi e modalità di esecuzione delle opere previste nel nuovo Piano operativo di Enel Green Power approvato dalla Regione nel mese di novembre 2021.

A chiedere chiarezza in un’interrogazione su quanto avvenuto sull’Appennino tosco-emiliano e sulle conseguenti attività di recupero ambientale è Michele Facci (nella foto) che, ricostruita l’intera vicenda, ricorda come “alla data del presente atto ispettivo, non risultano ancora avviate da parte di Enel Green Power le operazioni propedeutiche all’attività autorizzata dalla Regione nel mese di novembre 2021. Come dichiarato anche dall’assessora all’Ambiente Irene Priolo nel corso della seduta di Assemblea legislativa del 28 giugno scorso, l’invaso di Pavana rappresenta un’importante infrastruttura nel contesto territoriale regionale, con conseguente necessità di un sollecito e pieno ripristino della sua operatività”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se i danni ambientali conseguenti alle operazioni di svaso del luglio 2020 siano stati completamente ripristinati e, in caso negativo, quali ne siano le motivazioni e quali siano le attività svolte dal gestore Enel Green Power conseguenti alla determinazione della Regione Emilia-Romagna che ha approvato il ‘Piano operativo – Bacino di Pavana’ presentato da Enel”.

Michele Facci, inoltre, vuole sapere “in generale, quali siano i tempi previsti per il completamento delle operazioni autorizzate per il pieno ripristino della funzionalità del Bacino di Pavana e quali siano i danni verosimilmente attesi dalla Regione nell’ambito delle predette operazioni”.

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