Arriva il Vademecum di ABI e Polizia di Stato con i consigli per proteggere i dati personali e difendersi dalle truffe. Pochi semplici accorgimenti e buone prassi per una maggiore sicurezza
ABI e Polizia di Stato promuovono
un Vademecum con i consigli utili per mantenere sempre alta
l’attenzione sulla protezione dei propri dati
personali e per difendersi dalle truffe. Pochi semplici
accorgimenti e buone prassi, forniti con un linguaggio semplice e diretto per
ridurre i fattori di vulnerabilità e i comportamenti potenzialmente rischiosi.
Il Vademecum, da oggi facilmente consultabile sul sito dell’Associazione Bancaria nella sezione dedicata e sul portale della Polizia Postale va ad affiancarsi agli strumenti e alle iniziative già realizzate in materia di sicurezza dall’ABI, istituzioni e singole banche. Un esempio è la campagna di comunicazione avviata nei mesi scorsi, “I Navigati“, sulle buone pratiche da adottare per un uso “informato e sicuro” dei canali digitali.
Ecco i 12 semplici accorgimenti da seguire per proteggere la propria identità:
1. in caso di smarrimento o furto di documenti personali,
recarsi immediatamente dalle Autorità di polizia preposte per sporgere
denuncia. In caso di furto o smarrimento di carte di credito e/o di debito,
dopo averne ordinato il blocco chiamando il numero messo a disposizione, la denuncia
va comunicata anche alla propria banca.
2. Fare molta attenzione nello smaltimento della documentazione
cartacea che contiene informazioni personali (es. estratti conto, utenze
domestiche): è opportuno rendere illeggibili i dati sensibili riportati nei
documenti prima di cestinarli.
3. Proteggere con cura le credenziali di accesso ai conti
online e i codici delle carte di credito e/o di debito e tutti gli altri codici
di accesso (es. lo SPID); se si sceglie di salvare questi dati sui propri
dispositivi (es. computer e/o cellulare) assicurarsi che siano adeguatamente
protetti (es. cifrati). Allo stesso modo occorre tenere sempre attentamente
custodite le credenziali e i codici utili a disporre della propria firma
digitale.
4. Salvaguardare le proprie carte di pagamento dotate di tecnologia
cd. “contactless” (ovvero quelle per cui non è richiesto l’inserimento
nel POS per effettuare la transazione), con custodie schermate (rivestite
in alluminio) per ridurre al minimo la possibilità di essere vittime di truffe
che prevedano la lettura del chip [es. con comunicazione RFID (identificazione
con la radiofrequenza) e NFC (identificazione attraverso comunicazione di
prossimità)].
Occorre comunque ricordare che ci sono delle regole che limitano i
rischi: il PIN è sempre richiesto per le operazioni al POS sopra i 50 euro;
inoltre dopo 5 pagamenti consecutivi al POS senza digitare il PIN, il
successivo, anche se di piccolo importo, necessita dell’autenticazione forte
del cliente, cioè dell’inserimento del codice segreto/PIN. Analogamente se
l’ammontare dei pagamenti disposti al POS “senza contatto”, a partire dalla
data dell’ultima applicazione della SCA, supera complessivamente i 150 euro
occorre inserire il codice segreto/PIN.
5. Cambiare frequentemente le credenziali di accesso (le password) per entrare nei conti online ed evitare di utilizzare password che potrebbero essere facilmente individuate dai frodatori (es. la data di nascita). In generale, una password, per avere un livello di sicurezza considerato adeguatamente tutelante, deve essere caratterizzata da lettere maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali.
6. È importante, inoltre, imparare a riconoscere i messaggi
autentici dai messaggi fraudolenti. A questo proposito il Vademecum ricorda
che le banche non chiedono mai – né tramite posta elettronica,
né telefonicamente, né con messaggi sms – le credenziali di accesso al
conto e i codici delle carte del cliente. Qualora si ricevano
richieste di questo tipo, è necessario avvisare la propria banca per avere
conferma della sua estraneità all’invio ed evitare di dare alcun riscontro alla
richiesta ricevuta.
Le banche, inoltre, non inviano mai e-mail contenenti link, se
non nell’ambito di un processo avviato dall’utente (es. modifica e-mail
personale, aggiornamento documento di riconoscimento). Qualora il cliente
ricevesse un messaggio con link dalla banca senza preventiva richiesta da parte
sua, occorre avvisare la propria banca per avere conferma della sua estraneità
all’invio ed evitare di dare alcun riscontro alla comunicazione ricevuta.
7. Ogni volta che si usa un computer pubblico per accedere
al proprio conto online, occorre poi ricordarsi di chiudere la sessione
(logout). Inoltre, è sempre preferibile digitare personalmente l’indirizzo
online della propria banca e non cliccare su indirizzi già memorizzati. Se la
connessione è pubblica, è maggiore il rischio che possibili malintenzionati
sfruttino la connessione precedentemente aperta per carpire informazioni.
8. I messaggi fraudolenti contengono spesso link malevoli (attraverso
cui il computer e/o cellulare vengono violati) o collegamenti per reindirizzare
l’utente su siti clone (utilizzati per carpire informazioni personali). Per
questo motivo, è fondamentale non cliccare mai su questi link.
9. Diffidare da presunti operatori che contattano le
potenziali vittime affermando di aver bisogno di informazioni
personali, bancarie o di credito, per verificare l’identità o per sapere
dove inviare pacchi, denaro, vincite fasulle o documenti legati alla giustizia.
10. Nel caso il proprio cellulare non sia più in grado di
effettuare/ricevere chiamate, verificarne i motivi contattando il proprio
operatore telefonico: si potrebbe essere vittima di una frode effettuata
tramite scambio della tua scheda telefonica (ovvero una truffa denominata Sim
Swap).
11. Utilizzare con attenzione e prudenza i canali social e
soprattutto non comunicare e non condividere mai attraverso questi canali dati
personali o finanziari.
12. Scegliere un programma antivirus e mantenerlo sempre
aggiornato, installare regolarmente gli aggiornamenti del sistema operativo
utilizzato in modo da proteggere tutte le apparecchiature e i dispositivi in
uso da infezioni da malware.
(Segnalato da Dubbio)
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