domenica 3 aprile 2022

Monzuno. Quegli spezzoni di torre eolica sono uno scempio ambientale

Il Gruppo consiliare di minoranza,  Per Una Nuova Stagione: “  Cosa si aspetta a liberare Acqua Fresca dalla inaccettabile e impattante presenza?”

 

Quegli spezzoni di una torre eolica, abbandonati  da anni a terra  alla intersezione fra la provinciale di Rioveggio e la comunale che porta a Gabbiano sembrano uno schiaffo al Comitato ‘Via le Pale da Acqua Fresca’, organizzato all’indomani della notizia che si voleva realizzare proprio in località Acqua Fresca un parco eolico. Il Comitato si era proposto di evitare la costruzione e l'esercizio dell’impattante progetto nelle adiacenze del pilastrino.

Già il trasferimento in loco dei componenti   di una  torre eolica produsse  una decisa  reazione dei residenti con manifestazioni,  verifiche di correttezze procedurali, legali e ambientali.

La presa di posizione dei residenti contrari a una installazione  che, anche se aveva le concessioni che lo legittimavano,  deturpava a loro parere uno dei tratti ambientalmente pregiati del Comune di Monzuno,  portò alla paralisi del progetto. I tronconi di torre furono quindi abbandonati nell’area e rimasero alle intemperie tanto che ora risultano oltretutto abbruttiti dall’azione degli agenti atmosferici. Come si sa il tempo vanifica le concessioni non attuate, così che si era creduto che con l’arrivo del 2021 la concessione fosse scaduta e quindi quella impattante presenza non aveva più alcuna ragione per rimanere. 

Del tema dello sgombero si è fatto interprete il gruppo di minoranza in Consiglio Comunale ‘ Per una Nuova Stagione’, capitanato da Elisabetta Di Natale ( nella foto),   che in una interrogazione  chiedeva come mai “ il  Comune  non aveva  ancora emesso un’ordinanza di sgombero per  cancellare  uno scempio durato troppi anni. Chiedeva inoltre gli   esiti  della  trattativa con la società proprietaria per una diversa collocazione della torre eolica   di  cui  sarebbe  bene  rendere conto alla cittadinanza.

Dalla risposta si è saputo che la società proprietaria della torre contestata e del sito, aveva avuto, come le spettava di diritto, una proroga della concessione fino al 2023 e che la trattativa in corso per arrivare a una diversa collocazione era in atto, ma era appesantita dalla  burocrazia e dal numero elevato di enti coinvolti per ‘pareri e  permessi’. La risposta non lo contiene esplicitamente, ma pare di capire che la possibilità di arrivare all’esito desiderato sia concreta.

Non  soddisfatta, la minoranza: dopo aver criticato il fatto che  la notizia della proroga non sia stata resa nota ma sia arrivata solo a seguito dell’interrogazione, ha chiesto una convocazione urgente della Commissione ‘Ambiente e Territorio’ con la partecipazione dei referenti del Comitato  Via le Pale da Acqua Fresca’.

In definitiva è parso capire che la torre eolica ad Acqua Fresca nessuno la vuole, compresa la proprietà poichè partecipa attivamente alla trattativa per individuare una diversa collocazione. Ad appesantire il tragitto che porta alla soluzione che tutti desiderano, la solita burocrazia la cui lentezza è ormai un cappio inaccettabile.  

 

4 commenti:

  1. allora niente eolico, però poi non lamentiamoci se dobbiamo comprare gas e petrolio da Putin...

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  2. In compenso, giusto un paio di km sotto in linea d'aria giace il decennale ecomosgro del casello A1 di Rioveggio mai terminato.
    Adesso dite quale dei due è più ripugnante, ed eliminereste per primo.

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  3. Dissento nella maniera più assoluta riguardo lo scempio che può costituire una pala eolica, energia pulita erogata nelle 24ore in un territorio dove il vento è spesso presente, il territorio di Monzuno con i propri crinali per piacevoli che siano non può considerarsi deturpabile da tali presenze che consentirebbero un grande risparmio sia economiche che di qualità dell'aria per le riduzioni delle emissioni.

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  4. Averne 10 volte tanto di pale eoliche installate, altro che deturpamento!

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