La risposta all’interrogazione del Consigliere regionale Marco Lisei ( nella foto) con la quale chiedeva precisazione sulla futura organizzazione sanitaria in Appennino.
Il testo integrale:
Grazie
ai finanziamenti individuati nel PNRR, destinati dalla missione 6 “Salute”
componente 1, relativi alla Media Alta Valle del Reno, si è previsto per la
Casa della Comunità Hub di Vergato un potenziamento della struttura per
400.000,00 €, parte fondamentale e imprescindibile dell'Ospedale. Inoltre, sono
previsti ulteriori 800.000,00 € (ex art. 20 L.67/1988 – V fase I stralcio) per
la realizzazione del centro ambulatoriale riabilitazione e per il completamento
del 3° piano dell’Ospedale, attualmente allo stato grezzo, che ospiterà
ambulatori. A ciò si aggiungono 18.185,00 euro per la COT – Centrale Operativa
Territoriale che coprirà il Distretto Appennino. Riguardo all’attuale
organizzazione delle attività in seno all’Ospedale di Vergato, la destinazione
a reparto Covid dei posti letto acuti e lungodegenza della Medicina, nonché dei
posti letto cure intermedie, si è resa necessaria a completamento dell'offerta
sanitaria, sia in ambito appenninico che provinciale, a seguito dell'emergenza
sanitaria. La normale attività (ossia posti letto acuti, lungodegenza e posti
letto cure intermedie) verrà ripristinata, come già avvenuto in precedenza, al
termine dell’attuale fase emergenziale. Inoltre, sono in corso d’opera i lavori
di miglioramento dei percorsi di accesso al Pronto Soccorso, secondo un
progetto di separazione degli ingressi, con realizzazione di un percorso
"pulito" (destinato a pazienti non affetti da Covid) e di uno
"sporco" (destinato a pazienti affetti da Covid). Il Pronto Soccorso
attualmente risente della carenza di personale sanitario medico, problema
peraltro trasversale e diffuso su tutto il territorio nazionale. Nello
specifico, due avvisi pubblici per Dirigente Medico della disciplina di
Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza per le specifiche esigenze
dell’Ospedale di Porretta Terme e dell'Ospedale di Vergato emessi nel 2021 sono
andati deserti, e un successivo concorso ha visto rifiutare entrambi i
candidati. Un nuovo concorso è stato bandito a fine dicembre 2021. PG/2022/9713
del 04/04/2022 Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna Quanto alla
riattivazione H24 del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vergato la stessa è
costantemente in corso di rivalutazione proprio in funzione della possibilità
di effettuare le assunzioni di nuovo personale. In ogni caso l'accesso alle
prestazioni in urgenza da parte della popolazione residente è comunque
garantito e mantenuto, come di seguito meglio specificato. In particolare, il
bacino di utenza dell'Appennino Bolognese ammonta a circa 48.433 residenti,
pari al 4,7 % della popolazione dell'area metropolitana (Dati da Iperbole,
demografia della città metropolitana al 31.03.2021, riferiti al 31.12.2020).
L'accesso alle cure della popolazione in emergenza-urgenza viene garantito per
la parte ospedaliera dagli Ospedali di Loiano, sede di Punto di Primo
Intervento, di Vergato e di Porretta Terme, entrambi sede di Pronto Soccorso.
L'emergenza territoriale è garantita da una articolata rete di mezzi di
soccorso: dai mezzi base (BLSD) ai mezzi a gestione infermieristica
(ILS-Vergato 59 e Vergato 04) alle auto mediche (ALS), da 3 postazione di
attesa per le emergenze sul territorio (Pian del Voglio, Lama di Setta e
Marano), coordinate dalla Centrale Operativa 118 Emilia Est con equipaggi
dedicati. Il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Vergato è aperto H12 e sono in
corso le valutazioni per la riapertura H24. Durante la fascia notturna in
Pronto Soccorso sono presenti gli equipaggi delle due ambulanze ILS, mentre i
turni di guardia diurni sono coperti dall'equipe medica ospedaliera proveniente
dagli altri Pronto Soccorso di pertinenza dell'Unità Operativa PS Emergenza
Territoriale Spoke e quindi da Bazzano, Loiano, Bentivoglio e in parte
dall'equipe dell'UO PS e Medicina Urgenza Ospedale Maggiore. Inoltre, dal mese
di agosto 2021, i medici dell'Emergenza Territoriale che prima contribuivano
con turni di guardia diurna per una percentuale pari al 50% hanno ritirato tale
disponibilità.
(Segnalato da Dubbio)
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