Il capogruppo di Rete Civica Marco Mastacchi ha presentato un’interrogazione sulle previsioni di utilizzo e sui servizi che sarà in grado di garantire la Casa della Salute di Vado.
di Letizia Rostagno
La Casa della Salute di
Vado verrà inaugurata a breve e al suo interno sono previsti ambulatori di
medicina generale, di pediatria, la specialistica, i servizi infermieristici e
il punto prelievi oltre a quei servizi che causa Covid sono stati chiusi.
Per favorire l’accesso alla Casa della Salute dalla stazione di Vado, che si trova a 200 metri e in alto rispetto al paese, sarebbe opportuno realizzare un ascensore di collegamento, inizialmente previsto dalla Regione ma in seguito non più realizzato. La carenza e stata evidenziata dal Consigliere regionale, Marco Mastacchi, in una interrogazione con la quale chiede “ se non si ritenga opportuno, in un’ottica green e al fine di limitare gli spostamenti in auto, vista la presenza della stazione, realizzare un ascensore che agevoli l’accesso, anche e soprattutto per coloro che hanno problemi di deambulazione, verso questa nuova struttura dell’area sud dell’Azienda Usl di Bologna”.
La
nuova Casa della Salute assumerà la veste di Casa della Comunità e i servizi
offerti saranno quelli previsti nell'attuale Poliambulatorio: Cardiologia un giorno
a settimana, Diabetologia un giorno al mese, un punto prelievi quattro giorni alla
settimana, l’ambulatorio infermieristico, l’ambulatorio infermieri domiciliari,
la Neuro Psichiatria Infantile, la Fisioterapia per bambini, il Centro Salute Mentale
e la Psicologa per adulti.
Sulla
scorta delle richieste dei cittadini le amministrazioni comunali hanno
segnalato alla AUSL di competenza ulteriori servizi, ritenuti necessari. In particolare
le richieste sono per: aumentare la presenza di Cardiologia e Diabetologia, di
riportare la Pediatria di Comunità per i vaccini, nonché di avere anche, con
frequenze diverse, i servizi di Fisiatria, Nefrologia, Reumatologia,
Endocrinologia e Urologia, Pneumologia con annessa spirometria, Dermatologia,
Oculistica, Ginecologia e Ostetricia, Otorino, Ematologia e Oncologia e le
visite chirurgiche. Infine si chiede
l'apertura del CUP anche pomeridiana e il sabato mattina.
La prassi usuale di accorpare alcuni servizi
all’interno di poliambulatori ai quali si dà l’etichetta di “Casa della Salute”
non ha risolto il problema di assicurare la compresenza dei servizi sociali e
di avere a disposizione un infermiere di comunità. Per quanto riguarda le attrezzature,
lo stesso territorio è disponibile ad attivarsi per avviare una raccolta fondi
per l’acquisto di alcune strumentazioni ancora non
disponibili.
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