martedì 5 aprile 2022

Il comprensorio mountain bike dell'Appennino Bolognese accessibile alle persone con diverse abilità

 Il progetto  ALL IN(clusive),  rende accessibile un percorso ad anello di 23 km




Sabato 30 aprile sarà inaugurato a Loiano “ALL IN”, il primo sentiero off road del comprensorio mountain bike dell’Appennino bolognese accessibile a hand bike, tandem e mountain bike, quindi anche a persone con diverse abilità.


Il percorso parte dal centro del borgo e si sviluppa lungo un anello di 23 km immerso nel verde che attraversa castagneti, cascate, guadi, borghi e santuari. E’ stato tracciato dai ragazzi di BOM.B.A. con la collaborazione del ciclista non vedente, Davide Valacchi e testato dal campione olimpico e campione del mondo di mountain bike, Marco Aurelio Fontana.

Si tratta del primo passo di ‘ALL IN(clusive)’ - il progetto che ha l’obiettivo di rendere percorribili parte dei sentieri del comprensorio anche a chi ha disabilità motorie e di altro genere - nato dalla collaborazione tra BOM.B.A. e la Fondazione per lo Sport Silvia Parente, e con il patrocinio dei comuni di “Bologna Montana” (Loiano, Monghidoro, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro) e dalle rispettive Unioni (Unione dei Comuni Savena-Idice e Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese), della Regione Emilia Romagna e la collaborazione di Città metropolitana- Territorio Turistico Bologna-Modena.

Programma dell’evento:
ore 9 - Ritrovo in piazza della Chiesa
ore 9.30 - Partenza delle escursioni (in bicicletta/tandem/handbike e a piedi)
ore 12 - taglio del traguardo in piazza del municipio con cerimonia e rinfresco

Le escursioni saranno condotte dalle guide di BOM.B.A. e dalla Fondazione per lo sport Silvia Parente mentre la camminata, aperta anche a persone non vedenti, sarà accompagnata dall’associazione Viva il Verde.

Cos’è BOM.B.A?
Immaginate una bike area dove poter girare in tutte le stagioni, immersa in un territorio montuoso e selvaggio, in cui il paesaggio varia profondamente solo spostandosi di qualche chilometro. Un continuo susseguirsi di diversi tipi di terreno. Foreste di abeti, faggi e castagneti che lasciano spazio alla macchia mediterranea e a un variegato mosaico di terreni agricoli sapientemente coltivati. Flora e fauna caratteristiche. Fiumi, laghi e torrenti dalle acque pulite. Ecco, adesso immaginate di poter trovare tutto questo a meno di quaranta minuti da una delle città più importanti d’Italia.

Ci troviamo sull’Appennino bolognese, a soli 30 km dal capoluogo emiliano, in un’area che comprende quattro comuni della Città metropolitana di Bologna (Loiano, Monghidoro; Monzuno e San Benedetto Val di Sambro), che hanno unito le forze e deciso di lavorare insieme per la realizzazione di un comprensorio per la mountain bike che prende il nome di BOLOGNA MONTANA BIKE AREA (o più familiarmente BOM.B.A.). Un progetto di sviluppo turistico nato nel 2020 da un’idea di Luca Ladinetti, appassionato biker e assessore al turismo del Comune di Loiano.

Gli obiettivi principali di BOM.B.A. sono quelli di incentivare le persone a praticare attività sportive all’aria aperta e quindi di sfruttare il crescente interesse per l’outdoor come volano per aumentare il numero di biker e di turisti sul territorio, in modo da poter migliorare l’economia locale e di rendere nel tempo la bike area un punto di riferimento nazionale ed internazionale. A tal fine, oltre alle quattro amministrazioni comunali, fin dal principio sono state coinvolte anche le attività commerciali e le varie associazioni sportive presenti in questa zona, che ben si presta alla pratica di tutte le discipline della mountain bike.

Per ottenere le prime risorse necessarie alla realizzazione del progetto, nell'estate 2020 è stata lanciata la campagna di crowdfunding “Legalizza la mountain bike”, con cui, grazie alle donazioni di 246 sostenitori, sono stati raccolti in poco più di un mese 8.350 euro (quasi tre volte la cifra iniziale richiesta). Con i suddetti fondi è stato possibile iniziare il lavoro di mappatura dei lotti attraversati dai sentieri, per poi formalizzare e siglare accordi con i proprietari al fine di rendere i trail finalmente “legali”.

A meno di un anno dalla sua ideazione il progetto ha già ottenuto risultati importanti e tangibili e si propone continuamente ulteriori obiettivi per rendere la mountain bike l’elemento distintivo di questo territorio.

I sentieri di BOM.B.A.
Ad oggi il comprensorio conta 17 piste per l’enduro e il down-hill (per lo più concentrati sul territorio di Loiano e Monghidoro) e 5 anelli cross-country/escursionistici che includono i comuni di Monzuno e San Benedetto Val di Sambro. L’obiettivo del progetto “ALL IN(clusive)  è appunto di integrare la rete con una selezione di percorsi accessibili a tutti.

(Da Dubbio) 

3 commenti:

  1. ma che priorità sono queste ?
    CIECHI NON VEDETE E NON SENTITE che NON ci sono più garanzie di coprire le necessità sanitarie come ad esempio medici di base o famiglia che si voglia dire ?
    IN BICICLATTA ci vanno i sani che possono andare anche altrove, ma coloro che soffrono ed hanno NECESSITÀ di assistenza sanitaria di ciclabili ne fanno anche a meno...o no !

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  2. Anonimo 5 aprile 2022 14:51: invece di gioire per avere in questo modo un vantaggio anche tu...

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  3. 5.4. 22.34: Ma quale vantaggio! E' per una nicchia giovanilistica spesso inesperta e maleducata, le mountain bike male usate rovinano terreni e sentieri. LA MEDICINA DI BASE IN PROVINCIA DI BOLOGNA E' IN GINOCCHIO! Servono assunzioni, assunzioni, assunzioni e invece stiamo a parlare di acqua fresca che oltre a tutto richiede investimenti, molto piu' utili in sanita'.

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