Il sindaco di Bologna rende note le
motivazioni:
Gianni Morandi è uno dei volti della
musica italiana più famosi nel mondo.
A Monghidoro, sull’Appennino bolognese dove è
nato, ha manifestato fin da piccolo le sue capacità vocali, tanto che il
proprietario del cinema di paese dove lavorava lo ha invitato ad esibirsi. In
particolare, la sera dell’ultimo dell’anno del 1956 i suoi auguri di “Buon
anno, buona fortuna” cantati ai compaesani sono stati diffusi dagli
altoparlanti posti sulla facciata del cinema.
Nel 1958, ad appena 13 anni, Morandi viene
selezionato della maestra Alda Scaglioni di Bologna a un provino con il brano
di Domenico Modugno vincitore di Sanremo “Nel blu dipinto di blu”.
Supera con successo la prova e, dopo due mesi di lezioni, diventa componente
fisso dell’Orchestra Scaglioni, composta da sei musicisti, fra cui il
cantante Renzo Angeluzzi, che sarà per lui un maestro. Sono anni di spettacoli,
soprattutto estivi sulla riviera romagnola.
Nel 1961 l’impresario e sarto, Bruno Taschini,
gli propone di andare a Novellara di Reggio Emilia per “mettere su”
un’orchestra con il suo nome “Gianni Morandi ed il suo
complesso”. Accetta e la prima scrittura è dell’estate dello stesso
anno a San Mauro Mare, al dancing Arlecchino, per una serie di spettacoli.
In quell’estate Morandi incontra Paolo Lionetti,
commerciante di oli lubrificanti e gestore di juke-boxes, che gli fece ottenere
un provino con la casa discografica RCA;lo farà con il compositore Franco
Migliacci, che diventerà il suo più grande collaboratore.
Nell’anno successivo, 1962, a soli 18 anni
raggiunge i primi grandi successi che lo lanciano definitivamente nel mondo
dello spettacolo: “Fatti mandare dalla mamma” e “In
ginocchio da te”. Successivamente, nel 1964, con la vittoria del Cantagiro
per Morandi è il trionfo.
Da allora una lunghissima vita artistica,
inanellata di successi, che lo porta non solo a vendere oltre 50 milioni di
dischi, ma a rappresentare la colonna sonora di intere generazioni mantenendo
sempre intatto il suo stile, che si legge sulla sua faccia da eterno ragazzo.
Grinta, talento, passione, ironia, quel non arrendersi alle difficoltà e quella
forte voglia di vita e allegria. Perché lui, ancor prima di essere un grande
artista, è davvero una persona che ama e fa amare la vita.
Morandi è, contemporaneamente, un pezzo di
storia d’Italia e una delle più belle espressioni della nostra terra, capace di
unire alla determinazione propria dei grandi artisti una umiltà e generosità
rare. Un artista poliedrico dotato di grande umanità, straordinaria capacità
empatica e impagabile propensione al sorriso, alla accoglienza, alla inclusione
delle persone.
Lo ha dimostrato in una carriera lunga, luminosa
e piena di soddisfazioni. Da ultimo anche in questa edizione del Festival di
Sanremo, dove non solo è salito sul podio, ma ha dato a tutti una grande
lezione su cosa voglia dire mettersi in gioco continuamente, senza
risparmiarsi.
La vita di Gianni Morandi dà lustro all’intera
comunità di Bologna metropolitana che lo ha ricambiato con un affetto
straordinario.
Amare Bologna significa per Gianni Morandi amare
anche la squadra del Bologna, di cui è tifoso e per la quale, con i colleghi e
nostri concittadini Lucio Dalla, Luca Carboni e Andrea Mingardi, ha composto
l’inno “Le tue ali Bologna”. Dal 2010 al 2014 è stato
Presidente onorario del Bologna.
I numerosi premi e riconoscimenti ottenuti
durante la sua straordinaria e prolifica attività artistica, lo hanno portato
sui gradini più alti e su quei gradini, insieme a lui, è salita anche Bologna.
In una preziosa colonna sonora che intreccia
l’arte della vita e della musica.
Di tutto questo gli siamo riconoscenti.
Per questi motivi il Sindaco e l’Amministrazione
comunale conferiscono a Gianni Morandi il Nettuno d’Oro.
E' anche stato uno degli artisti sponsor del vaccino, non dimentichiamolo mai.
RispondiEliminaDoppio premio allora!
EliminaGiusto! Non dimentichiamolo mai!
RispondiEliminaGianni Morandi, un esempio anche come testimonial pro vaccinazione.
Premio meritatissimo!
Colpevole perchè colluso.
RispondiEliminaColpevole di dare il buon esempio? Certo che si.
RispondiEliminaMettiti comodamente il cuore in pace.