Interviste a oltre 1.700 automobilisti italiani: stile spregiudicato, distrazione e aggressività viaggiano sull’asfalto. E provocano incidenti. La nostra inchiesta ha confermato che la poca attenzione, spesso dovuta all’uso del cellulare, è la cosa che ci espone di più al rischio di fare incidenti.
Dubbio segnala:
Cosa sarà
mai inviare un messaggio o dare una sbirciatina al web mentre si è al volante?
La risposta sulle conseguenze di quello che potrebbe sembrare un innocuo
momento di distrazione la danno diversi studi sulla sicurezza stradale: bastano
pochi secondi a compromettere del tutto la nostra incolumità e quella di chi
viaggia con noi. I numeri lo confermano: secondo i più recenti dati della
polizia stradale i guidatori distratti sono la causa principale di incidenti.
Per capirlo fino in fondo, tra giugno e luglio 2021 abbiamo indagato
sugli stili di guida di più di 1.700 automobilisti dai 18 ai 74 anni,
distribuiti su tutto il territorio nazionale. Anche la nostra inchiesta ha
confermato che la distrazione, spesso dovuta all’uso del cellulare, è
la cosa che ci espone di più al rischio di fare incidenti.
Troppi i rischi sottovalutati al volante
Le risposte
dei guidatori che abbiamo intervistato confermano che, oltre all’azzardo del
telefono, molti altri rischi sono sottovalutati: alcol,
velocità eccessiva, violazione di regole basilari sono tra
i vizietti più comuni degli italiani alla guida.
Mettendo in relazione due aspetti - l’aver sperimentato o meno incidenti negli ultimi tre anni e lo stile di guida da loro descritto - abbiamo potuto verificare quanto aumenta il rischio personale se si praticano comportamenti sbagliati alla guida. Il quadro che emerge è cristallino: ci sono precise azioni maggiormente correlate al rischio di incidenti. Il profilo esplosivo è quello di chi in auto usa il cellulare, corre troppo, si distrae ed è aggressivo con gli altri.
Guida distratta dal cellulare
Oggi il
pericolo stradale è rappresentato dagli automobilisti digitali, con lo
smartphone in una mano e il volante nell’altra. Sono loro l’emblema dei
guidatori distratti, secondo le statistiche della Polizia tra i più pericolosi
e all’origine del maggior numero di incidenti sulle nostre strade. Tra
gli smartphonisti, gli automobilisti con il cellulare alla mano, i più giovani (tra
18 e 25 anni) sono quelli che si comportano peggio: ben il 46% afferma
di mandare messaggi quando è al volante: non va bene, si tratta di una
percentuale quasi doppia rispetto agli altri automobilisti intervistati.
In auto anche dopo aver bevuto
Abbiamo
indagato sull’atteggiamento degli automobilisti rispetto ad altri comportamenti
a rischio, in particolare abbiamo chiesto la loro opinione sulla probabilità di
fare un incidente nel caso in cui si è bevuto troppo. Il 13% degli
automobilisti dichiara di aver guidato anche se aveva bevuto. In
compenso, la stragrande maggioranza ritiene molto rischioso guidare quando si è
un po’ brilli, altri invece pensano che la probabilità di fare un incidente in
stato di ebbrezza è molto bassa se si guida con prudenza.
La cintura di sicurezza per alcuni non
serve
Un altro
punto debole tipicamente italiano è l’uso delle cinture di sicurezza. Solo
tre automobilisti su quattro dicono di usarle sempre in città, mentre negli
altri Paesi in cui è stata realizzata l’inchiesta (Belgio, Spagna,
Portogallo) il 90% dei guidatori le usa senza eccezioni. Sotto
questo aspetto i più indisciplinati sono i guidatori del Sud e delle isole: in
queste regioni solo il 59% le usa sempre in città.
Limiti di velocità troppo elastici
E poi,
poteva mancare un po’ di esuberanza alla guida? In città, la
maggioranza del campione ammette di superare il limite di velocità guidando
oltre i 70 km orari, solo il 29% rispetta sempre i 50 km/h consentiti nelle
aree urbane. Il superamento volontario dei limiti di velocità, se c’è poco
traffico, è ammesso da un’ampia fetta degli automobilisti, e tra questi c’è una
minoranza che dichiara di farlo spesso o anche sistematicamente.
Poca attenzione agli incidenti
La metà
degli intervistati ha avuto almeno un incidente stradale da quando guida e a
uno su dieci è capitato negli ultimi tre anni. A questi ultimi abbiamo chiesto
maggiori informazioni sulle circostanze e le conseguenze dell’incidente. Nel
21% dei casi ci sono stati feriti o addirittura morti. Le cause più
comuni secondo gli automobilisti coinvolti sono state: il
mancato rispetto della distanza di sicurezza e delle precedenze, le manovre
irregolari, la velocità troppo elevata.
Come abbiamo
visto, però, molti di questi aspetti sono sottostimati da tanti automobilisti,
che alla resa dei conti non li considerano così cruciali per la loro sicurezza.
E continuano a comportarsi da guidatori spericolati.
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