giovedì 31 marzo 2022

Come guidano gli Italiani? Lo raccontano gli automobilisti

 Interviste a oltre 1.700 automobilisti italiani: stile spregiudicato, distrazione e aggressività viaggiano sull’asfalto. E provocano incidenti. La nostra inchiesta ha confermato che la poca attenzione, spesso dovuta all’uso del cellulare, è la cosa che ci espone di più al rischio di fare incidenti.


Dubbio segnala:

Cosa sarà mai inviare un messaggio o dare una sbirciatina al web mentre si è al volante? La risposta sulle conseguenze di quello che potrebbe sembrare un innocuo momento di distrazione la danno diversi studi sulla sicurezza stradale: bastano pochi secondi a compromettere del tutto la nostra incolumità e quella di chi viaggia con noi. I numeri lo confermano: secondo i più recenti dati della polizia stradale i guidatori distratti sono la causa principale di incidenti. Per capirlo fino in fondo, tra giugno e luglio 2021 abbiamo indagato sugli stili di guida di più di 1.700 automobilisti dai 18 ai 74 anni, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Anche la nostra inchiesta ha confermato che la distrazione, spesso dovuta all’uso del cellulare, è la cosa che ci espone di più al rischio di fare incidenti.

Troppi i rischi sottovalutati al volante

Le risposte dei guidatori che abbiamo intervistato confermano che, oltre all’azzardo del telefono, molti altri rischi sono sottovalutatialcol, velocità eccessivaviolazione di regole basilari sono tra i vizietti più comuni degli italiani alla guida.

Mettendo in relazione due aspetti - l’aver sperimentato o meno incidenti negli ultimi tre anni e lo stile di guida da loro descritto - abbiamo potuto verificare quanto aumenta il rischio personale se si praticano comportamenti sbagliati alla guida. Il quadro che emerge è cristallino: ci sono precise azioni maggiormente correlate al rischio di incidenti. Il profilo esplosivo è quello di chi in auto usa il cellulare, corre troppo, si distrae ed è aggressivo con gli altri.

Guida distratta dal cellulare

Oggi il pericolo stradale è rappresentato dagli automobilisti digitali, con lo smartphone in una mano e il volante nell’altra. Sono loro l’emblema dei guidatori distratti, secondo le statistiche della Polizia tra i più pericolosi e all’origine del maggior numero di incidenti sulle nostre strade. Tra gli smartphonisti, gli automobilisti con il cellulare alla mano, i più giovani (tra 18 e 25 anni) sono quelli che si comportano peggio: ben il 46% afferma di mandare messaggi quando è al volante: non va bene, si tratta di una percentuale quasi doppia rispetto agli altri automobilisti intervistati.

In auto anche dopo aver bevuto

Abbiamo indagato sull’atteggiamento degli automobilisti rispetto ad altri comportamenti a rischio, in particolare abbiamo chiesto la loro opinione sulla probabilità di fare un incidente nel caso in cui si è bevuto troppo. Il 13% degli automobilisti dichiara di aver guidato anche se aveva bevuto. In compenso, la stragrande maggioranza ritiene molto rischioso guidare quando si è un po’ brilli, altri invece pensano che la probabilità di fare un incidente in stato di ebbrezza è molto bassa se si guida con prudenza.

La cintura di sicurezza per alcuni non serve

Un altro punto debole tipicamente italiano è l’uso delle cinture di sicurezza. Solo tre automobilisti su quattro dicono di usarle sempre in città, mentre negli altri Paesi in cui è stata realizzata l’inchiesta (Belgio, Spagna, Portogallo) il 90% dei guidatori le usa senza eccezioni. Sotto questo aspetto i più indisciplinati sono i guidatori del Sud e delle isole: in queste regioni solo il 59% le usa sempre in città.

Limiti di velocità troppo elastici

E poi, poteva mancare un po’ di esuberanza alla guida? In città, la maggioranza del campione ammette di superare il limite di velocità guidando oltre i 70 km orari, solo il 29% rispetta sempre i 50 km/h consentiti nelle aree urbane. Il superamento volontario dei limiti di velocità, se c’è poco traffico, è ammesso da un’ampia fetta degli automobilisti, e tra questi c’è una minoranza che dichiara di farlo spesso o anche sistematicamente.

Poca attenzione agli incidenti

La metà degli intervistati ha avuto almeno un incidente stradale da quando guida e a uno su dieci è capitato negli ultimi tre anni. A questi ultimi abbiamo chiesto maggiori informazioni sulle circostanze e le conseguenze dell’incidente. Nel 21% dei casi ci sono stati feriti o addirittura morti. Le cause più comuni secondo gli automobilisti coinvolti sono state: il mancato rispetto della distanza di sicurezza e delle precedenze, le manovre irregolari, la velocità troppo elevata.

Come abbiamo visto, però, molti di questi aspetti sono sottostimati da tanti automobilisti, che alla resa dei conti non li considerano così cruciali per la loro sicurezza. E continuano a comportarsi da guidatori spericolati.

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