Frana di Gardeletta |
Le criticità sulla rete viaria dell’Appennino sono
numerose, di cui alcune eclatanti: la frana di Rioveggio che aspetta da anni la
soluzione con il ripristino del tratto di provinciale franato, il Ponte
Leonardo da Vinci a Sasso Marconi, il nodo ferro stradale di Casalecchio di
cui sono recentemente partiti i lavori. Questi solo per citare quelli essenziali
per dare un minimo di funzionalità alla viabilità locale.
Da tempo seguiamo la tematica e con molta attenzione alle informazioni sui tempi di realizzazione e sulle date degli
avvii dei ripristini. Ultimamente siamo rimasti confusi da alcune affermazioni
degli amministratori riguardo al nodo ferro stradale di Casalecchio di Reno. Circa un anno fa, all’annuncio
dell’imminente inizio dei lavori per il primo lotto del nodo ferro stradale, fu
assicurato che il secondo lotto (ASL di Casalecchio – Nuova Porrettana di
Borgonuovo) sarebbe stato realizzato in continuità al primo. Informazione riconfermata
dall’assessore regionale alla viabilità a Porretta Terme. Ma ha raggelato gli
entusiasmi il sindaco di Sasso Marconi che, in una informativa al Consiglio Comunale, ha
precisato che il secondo lotto non è ancora finanziato. L’affermazione ci ha
preoccupato poiché notoriamente fanno fatica a partire i lavori degli
interventi finanziati, figuriamoci quelli non finanziati. L’interrogativo non è
di poco conto: se il secondo lotto non verrà realizzato o sarà ritardato, per
lunghi anni ai pendolari delle valli del Reno e del Setta potrebbe succedere di
giungere a Borgonuovo in modo abbastanza agevole grazie alla vecchia e alla
nuova Porrettana (sempre che il ponte Leonardo da Vinci venga risistemato…) e dover
poi imbottigliarsi nell’unico tratto percorribile di vecchia Porrettana per
raggiungere Casalecchio. Sarebbe un vero e ulteriore sgarbo nei confronti delle
vallate e neppure molto improbabile.
Preoccupati, abbiamo riproposto gli interrogativi al
sindaco di Casalecchio, Massimo Bosso, che ha risposto. “ Sì è vero, il secondo
lotto del nodo non è finanziato, ma lo sarà certamente prima del termine dei
lavori del primo. Anche l’interramento della ferrovia non è ancora finanziato,
ma c’è l’impegno forte della Regione a concludere tutti gli interventi in
continuità. Per il Nodo di Casalecchio e il ponte di Sasso Marconi è stato
istituito il Commissario straordinario proprio per accelerare la soluzione
tutta”
Vogliamo crederci.
Intanto l’ennesima schizofrenica attività amministrativa
ai danni dell’Appennino la si sta consumando con il blocco totale dell’area
montana bolognese da ogni iniziativa residenziale, fino alla esclusione del
cambio d’uso anche dell’esistente. A Roma invece, il Governo ha approvato un
finanziamento con cui sostenere il riutilizzo e recupero anche residenziale
delle aree montane. Tanto per far capire che non si capisce niente. Anzi
qualcosa si capisce: chi ci amministra è nel pallone.
Buongiorno era noto che la Porrettana dal Cantagallo arrivava all'inizio del comune di Sasso e salendo c'è un progetto di prolungare la Porrettana dai comuni di vergato a marzabotto.manca un piccolo dettaglio non appare Sasso Marconi, lo avete fatto presente in un precedente articolo .
RispondiElimina"nodo ferrotranviario di Casalecchio"
RispondiEliminaIl tram a Casalecchio lo hanno eliminato nel 1956...