di Carlo Soricelli
metalmeccanico in pensione
Sono già 89 i morti i per infortuni sul lavoro nel primo mese dell’anno.
Di questi, 43 sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere, considerati
a tutti gli effetti morti sul lavoro.
Già sette gli agricoltori schiacciati dal trattore (una vergogna
l’indifferenza, tanto si potrebbe fare), sette anche gli autotrasportatori che
hanno perso la vita sulle strade. Sette anche gli edili che hanno perso la vita,
quasi tutti per cadute dall’alto. Tre gli stranieri morti. Due i giovani con
meno di vent’anni, Lorenzo Parelli nello stage Scuola/lavoro e Thomas Tavola di
19 anni. Occorre rivedere l’alternanza
scuola/lavoro e abolire il precariato per i giovani nuovi assunti che non si
possono rifiutare di svolgere lavori pericolosi, pena il licenziamento.
All’INAIL sono arrivate nel 2021 denunce di 1221 morti, ma mancano 158 agricoltori
schiacciati dal trattore e gli altri morti in agricoltura e delle altre
categorie non assicurate all’INAIL e impiegati in nero.
Noi ne abbiamo contate 1404 e temiamo che ve ne siano molte di più, che
sfuggono alle statistiche, soprattutto i decessi per le strade.
Studi eseguiti in Italia e in Europa ci dicono che altre la metà degli
incidenti stradali avvengono durante gli
spostamenti per lavoro. Sarebbe opportuno eseguire un monitoraggio stringente
per sapere esattamente quanti sono i lavoratori che muoiono sulle strade.
Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio sulle morti nel lavoro, sono deceduti oltre
20000 lavoratori per infortuni.
Soricelli la smetta sempre di scrivere le solite bugie sui morti schiacciati dal trattore:
RispondiEliminaesistono già normative stringenti, le persone NON le applicano, NON hanno mezzi a norma, NON si interessano alla formazione sulla sicurezza, NON usano DPI, eseguono nella maggior parte delle volte manovre errate. Un trattore non si ribalta da solo all'improvviso.
La morte di un agricoltore, come di un qualsiasi lavoratore è una tragedia, ma non è colpa del "sistema", delle normative che non ci sono, dell'indifferenza o di qualche altro cattivo, cominciamo a pensare che forse bisognerebbe essere responsabili di se stessi...