giovedì 3 febbraio 2022

Il Pil dell’Emilia Romagna è in ripresa ed è traino da investimenti

Unioncamere, crescita riporterà dimensione economia al 2019


La ripresa economica dalla pandemia vede l'Emilia-Romagna nelle posizioni di vertice (+6,9%) per il 2021.

La crescita attesa nel 2022 è più contenuta (+4,1%) ma riporterà la dimensione dell'economia al livello del 2019.

Gli investimenti traineranno la ripresa, sostenuta anche dall'export, e a guidare la risalita ci sono i settori di costruzioni e servizi. La crisi ha ridotto le forze di lavoro e l'occupazione. È quanto emerge dall'edizione di gennaio degli Scenari per le economie locali di Prometeia, analizzati dall'ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna.
    Dopo la caduta del prodotto interno lordo del 9,3% nel 2020, la ripresa stimata per il 2021 dovrebbe avere raggiunto il 6,9%, un "rimbalzo" con un ritmo di crescita senza precedenti. La prospettiva per il 2022 è di una ripresa del Pil più ridotta (+4,1%), sostenuta dal progressivo contenimento della pandemia che però porterà l'attività oltre il livello del 2019. Resta di fondo la questione di una crescita sostanzialmente ferma da 20 anni, sottolineano gli analisti, tanto che il Pil regionale in termini reali nel 2022 dovrebbe risultare superiore solo dell'1,1% rispetto al livello massimo toccato nel 2007 e dell'11,6% in confronto a quello del 2000.
    La crescita regionale sarà trainata dal ciclo positivo degli investimenti fissi lordi che nel 2021 dovrebbero avere registrato un vero "boom" (+18,6%), grazie alla ripresa dell'attività produttiva e ai massicci interventi pubblici, tale da portarne il livello ben al disopra rispetto al 2019 (+7,6%).
    Il trend proseguirà anche nel 2022 (+8,8%). La ripresa del commercio mondiale nel 2021 dovrebbe condurre a un pieno recupero dell'export regionale (+12,5%).
    Per quanto riguarda il mercato del lavoro, nel 2021 l'occupazione ha ripreso a crescere, ma un rientro parziale sul mercato del lavoro di chi ne era uscito, ha determinato un ulteriore lieve rialzo del tasso di disoccupazione. Allo stesso modo anche nel 2022 un aumento delle forze lavoro lievemente più rapido dell'occupazione tenderà a fare aumentare in misura contenuta il tasso di disoccupazione. (ANSA).

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