lunedì 3 gennaio 2022

Erika Seta: "La destinazione dei fondi PNRR per Casalecchio è palesemente non in sintonia con le necessità della Città"


Il Capogruppo Centrodestra per Casalecchio Erika Seta scrive: 

Sono arrivati a Casalecchio i fondi del PNRR e rimaniamo davvero basiti davanti alle progettualità espresse dal Comune di Casalecchio.

La città ha forte ed urgente necessità di una serie di interventi che andrebbero a migliorare la vivibilità quali, a solo titolo esemplificativo,  il rifacimento delle Piazze pedonali centrali che hanno una pavimentazione a tratti inaccessibile e pericolosa perché dissestata, senza considerare Piazza della Repubblica, da cui si accede ad un importante Istituto di Credito, che è di complessa accessibilità  alle carrozzine invalidi e non solo.

Lo stesso centro cittadino, che sta sempre di più assumendo un aspetto abbandonato, richiederebbe interventi rigenerativi, senza considerare i Quartieri quali la Croce bassa dove la piazza è in condizioni incommentabili o San Biagio che richiede da anni un intervento di migliorie consistenti. Invece il Comune cosa pensa di fare? Un bel centro di divulgazione ambientale e una velostazione sempre compresa in quel bizzarro progetto della ciclovia per 5 milioni di euro. Si commentano da soli.

Questa Giunta è palesemente non in sintonia con le reali necessità della città. Siamo davvero amareggiati e stupefatti.

Avevamo raccomandato al Sindaco di coinvolgere tutte le forze politiche nelle spese di questi fondi e come sempre non siamo stati ascoltati.

2 commenti:

  1. Ha perfettamente ragione! IL centro e' incondizioni sempre peggiori, per incuria oltre che per la sporcizia dovuta agli errori continui nella gestione della differenziata. La vetrina del paese e' solo un ricordo! Queste dell'amministrazione sono ecoballe, chiacchiere vuote per spendere senza senso i soldi pubblici ma al paese serve ben altro.

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  2. Che tristezza, una città lasciata al degrado e dove, concordo fortemente con Erika Seta, manca assolutamente l'attenzione ai problemi dei più deboli che hanno molte, troppe, difficoltà nel poter usufruire delle pedonalizzazioni pubbliche.
    Tutta questa petalosa "ecosostenibilità", a discapito di chi ha problemi reali di movimento e di chi deve assistere chi necessita aiuto, è un'altra squallida vergogna.

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