La caccia alle indebite percezioni del sussidio ha riservato notevoli sorprese, fra cui quella che lo percepivano detenuti ed esponenti della criminalità organizzata.
I controlli della Guardia di Finanza sulla regolarità
dei percettori del reddito cittadinanza,
ha portato alla denuncia di 62 soggetti,
in quanto avrebbero percepito illecitamente il beneficio.
La verifica ha riguardato il possesso dei requisiti
oggettivi – reddituali e patrimoniali – e soggettivi, tra i quali, di non
essere sottoposti a misure cautelari.
L’attenzione dei finanzieri si è soffermata su un numero considerevole di soggetti gravati da precedenti penali e destinatari di misure restrittive della libertà personale. L’analisi effettuata incrociando le banche dati messe a disposizione dall’INPS, ha consentito di scoprire irregolarità nei confronti di sedici beneficiari, i quali, nella domanda di sussidio, non hanno indicato di essere detenuti o destinatari di misura restrittiva della libertà personale. Tra gli indebiti beneficiari del “reddito di cittadinanza” anche esponenti della criminalità organizzata.
Tutti i ‘furbetti’ sono stati denunciati e
segnalati all’INPS, per l’immediata revoca del beneficio e per il recupero
delle somme indebitamente incassate che ammontano a circa 340 mila euro, nonché per il blocco dei
contributi richiesti e non ancora erogati per oltre 210 mila euro.
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