I tanti estimatori del ‘presepe vivente’ di Panico a Marzabotto non sono stati traditi. L’appuntamento della notte di Natale con la rappresentazione della Natività è stato rispettato e si è snodato lungo il percorso ‘storico’ dove tanti figuranti hanno riproposto l’atmosfera devota e suggestiva con la semplicità scelta allora dal Redentore, in una cornice al tempo stesso intima e festosa, resa ancor più particolare dalla location offerta dal medievale tracciato fra le mura e i particolari architettonici del complesso religioso ereditato dai Conti di Panico.
Nella chiesa romanica, voluta e frequentata da quegli antichi feudatari, anche loro avrebbero saputo onorare con la loro presenza l’arrivo della Sacra Famiglia e avrebbero certamente partecipato con piena adesione alla attesa della mezzanotte. Attesa che i figuranti hanno reso sopportabile, nonostante il freddo, offrendo agli avventori, non tutti marzabottesi ma provenienti anche dai comuni circostanti, quelli che oggi si chiamano ‘cibi di strada’ e che la tradizione popolare chiama ‘stuzzichini’. Alla domanda se il loro operare fosse in contrasto con le recenti prescrizioni governative ‘anti Covid’, hanno chiarito che il decreto del Governo indica l’entrata in vigore delle restrizioni da lunedì prossimo 26 dicembre, alcune dal 31 dicembre e ciò ha consentito di riproporre l’atteso presepe vivente, la cui frequentazione è stata ordinata in modo tale da garantire il distanziamento previsto e imponendo ai presenti il rispetto delle imposizioni ora in vigore per scongiurare l’arrivo del Virus ma lasciare libera accoglienza all’arrivo di Gesù.
Il presepe in Chiesa |
Complimenti agli organizzatori, figuranti, ospiti e cultori di tradizione sana e di profonda riflessione.
RispondiEliminaBuon Natale agli ospiti del blog ed un grande grazie ai suoi instancabili curatori.