sabato 4 dicembre 2021

Il consigliere regionale Igor Taruffi tranquillizza sulla pediatria di Porretta. “Il servizio rimane” .


Il consigliere scrive:

 

Nelle ultime ore si è diffusa la voce di una presunta riduzione del servizio di pediatria di comunità nell'ospedale di Porretta.

In particolare si è fatto riferimento alla possibilità che il servizio fosse garantito solo nella fascia oraria 8 - 14.

A seguito degli opportuni ed indispensabili approfondimenti che ho svolto con l'Ausl, ed in particolare con i vertici del Distretto socio-sanitario dell'Appennino bolognese, ritengo opportuno un chiarimento in merito.

Partendo dal fatto che non è prevista alcuna riduzione nella pediatria di comunità dell'ospedale di Porretta.

Ma andiamo con ordine.

Com'è purtroppo noto l'Ausl di Bologna ed in particolare l'ospedale Maggiore sta fronteggiando un picco di bronchioliti pediatriche con il conseguente esponenziale aumento di ricoveri.

L'Ausl è stata quindi costretta a predisporre un piano straordinario che riguarda tutto il territorio provinciale della stessa Ausl di Bologna, al fine di far fronte all'emergenza che sta vivendo il Maggiore.

A quanto però mi è stato riferito dai vertici dell'Ausl, la pediatria di comunità dell'ospedale di Porretta continuerà a garantire lo stesso identico servizio.

Senza alcuna riduzione.

Ciò detto, in presenza di fatti o emergenze straordinarie che colpiscono una struttura, in questo caso il Maggiore, credo sia normale nonché inevitabile che, per farvi fronte, l'Ausl predisponga piani straordinari che coinvolgano, temporaneamente, anche altre strutture.

Credo anche che, vista la delicatezza del tema, ogni potenziale preoccupazione sull'organizzazione dei servizi sanitari del nostro nosocomio debba essere vagliata con estrema attenzione.

Al tempo stesso però, proprio per la delicatezza e l'importanza del tema, almeno per quanto mi riguarda, prima di intervenire pubblicamente rimane fondamentale effettuare le verifiche e gli approfondimenti necessari.

Nella piena consapevolezza che la realtà, specie in certe materie, è sempre più complessa della simultaneità che richiedono, e alle volte impongono, i social.

(Segnalato da Dubbio) 

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