lunedì 13 dicembre 2021

Coltivazioni innovative per ridurre le emissioni di gas serra.

I primi risultati del progetto Life Agrestic verranno presentati mercoledì prossimo, 15 dicembre


di Nadia Fracca 

Un taglio dell’anidride carbonica generata nei processi agricoli grazie a metodi di coltivazione innovativi, tra cui l’inserimento di leguminose nelle rotazioni colturali, l’impiego di cover crop e l’utilizzo di nuove tecnologie come i sistemi di supporto alle decisioni, utili per ridurre l’impiego di fertilizzanti e fitofarmaci, oltre a consentire un risparmio delle risorse idriche. Questo lo scopo del progetto di ricerca Life Agrestic, i cui primi risultati saranno presentati mercoledì 15 dicembre alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa in forma mista (in presenza e online). 

Il progetto

L’agricoltura europea è impegnata a garantire l’assorbimento di 310 milioni di tonnellate di gas ad effetto serra entro il 2030 e la neutralità climatica cinque anni dopo. Obiettivi ambiziosi, al cui raggiungimento può contribuire anche “Life Agrestic – Reduction of Agricultural GReenhouse gases EmiSsions Through Innovative Cropping systems”. Infatti, il progetto si inserisce nel più ampio obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico del Life Programme for the Environment and Climate Change 2014-2020 (finanziato dall’Ue). 

Life Agrestic si svolge in Italia (Emilia-Romagna, Toscana e Puglia) e si sta focalizzando sull’inserimento di leguminose e catch crop nelle rotazioni di cereali e colture industriali (pomodoro e girasole), per ridurre le emissioni di gas serra, incrementare il sequestro del carbonio e la disponibilità di azoto organico. Inoltre, svilupperà un innovativo strumento di supporto alle decisioni (Dss) per una gestione efficiente dell’intero sistema colturale (rotazioni pluriennali di diverse colture), razionalizzando l’utilizzo di input esterni (fertilizzanti azotati, fitofarmaci ecc.) e risorse non rinnovabili (suolo e carburanti) e aumentando/mantenendo rese, qualità e sicurezza dei prodotti. Previsto anche lo sviluppo di un prototipo per il monitoraggio automatico e continuo dei flussi di gas serra dal suolo, di un’etichetta di prodotto e di schemi per il pagamento di Servizi ecosistemici. 

Il progetto, della durata di quattro anni e mezzo, coinvolge sei partner: Horta, ART-ER, Isea, New Business Media, Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna e Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. 

La presentazione

Mercoledì 15 dicembre dalle 14:30 alle 18:00 alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (Piazza Martiri della Libertà 33), i partner del progetto faranno il punto sulle attività in corso e sugli obiettivi finali. Si parlerà di selezione varietale di leguminose per gli Ecs, modellistica e uso dei Dss, gestione dei sistemi colturali nei tre siti del progetto e analisi dei primi risultati. Si discuterà anche del prototipo Agrestic per la misura delle emissioni di gas serra dal suolo, di sostenibilità in agricoltura e servizi ecosistemici: in particolare dei benefici per agricoltori e imprese. Infine, si farà il punto su costi e benefici delle rotazioni efficienti e sulla replicabilità in altri contesti europei. 

Giovedì 16 dicembre dalle 9:30 alle 12:30 si svolgeranno due sessioni in lingua inglese. La prima dedicata all’attività di networking con altri progetti Life che condividono obiettivi comuni con Agrestic, la seconda di approfondimento delle tematiche.

 

 

Iscriviti qui per partecipare online

 

Per partecipare in presenza scrivere a: eventi.edagricole@newbusinessmedia.it




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