L’azienda veleggia verso la Romania. In ballo centinaia di posti di lavoro.
La notizia non è giunta inaspettata. D'altronde da troppo tempo
si guarda con indifferenza se non complicità all’impoverimento occupazionale
dell’Appennino. La Saga Coffee di Gaggio Montano medita la
chiusura dello stabilimento e ha già ipotizzato la data del De Profundis: la
fine del 2022. La perdita è di 220 posti di lavoro, una quantità non indifferente in un’area
già impoverita come quella dell’alto Appennino bolognese L’annuncio è di ieri.
L’assessore regionale allo sviluppo economico e
al lavoro Vincenzo Colla si
è subito espresso sulla questione: “La decisione
annunciata è inaccettabile, già la prossima settimana convocheremo
sindacati e impresa. L’attività non si deve fermare. Siamo vicini ai dipendenti
e saremo al loro fianco per difendere l’occupazione in un’area fragile che non
si può permettere di avere una cesura di tale portata, sociale ed
economica”.
La validità produttiva dell’azienda e
soprattutto le capacità di ricerca e innovazione dello staff tecnico sono noti
a tutti. Evidentemente le ragioni e le strategie della proprietà sono altre,
come spesso avviene condizionate dalla severità dei numeri economici.
Siamo tutti felici per l’annuncio della
mirabile ripresa del Pil nazionale, dovuto ovviamente a un recupero produttivo
delle aziende, ma c’è da dedurre che in questa ripresa l’Appennino è escluso. Comunque
a questo siamo ormai impotentemente abituati.
"La Regione è pronta ad aprire già dalla
prossima settimana un confronto, con le forze sindacali e i vertici della Saga
Coffee - ha detto l'assessore regionale - Siamo vicini alle maestranze e
saremo al loro fianco”. Auguriamo all’assessore di riuscire a ottenere una
inversione nelle proposizioni dell’azienda. Ma siamo abituati ormai a dover
constatare che questo non avviene mai. Al più si ottiene un prolungamento dell’agonia
di un polo produttivo. Siamo comunque fiduciosi che in questo frangente, vista
anche la ripresa produttiva generale, il miracolo si possa avverare. Ne saremmo veramente molto felici.
Quante volte ho sentito dire dalle istituzioni che non saremo / sarete abbandonati, I sindacati che promettono chissà che...Sindaci che si batteranno che saranno al loro fianco, si confronteranno...assessori che promettono, sì sì...poi alla fine chi la prende nel bisacchino sono sempre i dipendenti.
RispondiEliminaMirabile ripresa del PIL??? ma dove!
Rispetto al 2020 il PIL si sta impennando davvero un tot, faremo un +6, +7 % a dir poco.
RispondiEliminaPoi il 2020 rispetto al 2019 è stato un anno da -11%... checcevoifa' !!!