Bottino scarso quello ricavato dai sindaci all’incontro con Società Autostrade avvenuto ieri a Sasso Marconi. Il cronoprogramma dei lavori di autostrade non cambia di molto. Si posticipa di qualche settimana, ma sostanzialmente rimane confermato. Poi la promessa di presa in considerazione dell’eventuale apertura del casello di Borgonuovo anche a chi non è provvisto di telepass e il rinvio a un prossimo incontro della discussione per agevolazioni economiche ai residenti della valli del Reno e del Setta. Ma promesse in questo senso ne sono già state fatte tante in passato.
Il programma annunciato ieri all’incontro tra Autostrade, Ministero,
Regione, Città Metropolitana e sindaci dei comuni coinvolti prevede:
· che Autostrade inizialmente svolgerà lavori di manutenzione della segnaletica e di sistemazione del manto stradale sulla SP325 Val di Setta tra Sasso Marconi e Cinque Cerri su cui confluirà tutto il traffico in transito da e verso la valle del Setta quando chiuderà la bretella ex autostrada Sasso Marconi-Cinque Cerri (R43).
· Terminati gli interventi nel tratto di raccordo R43, la carreggiata sud del raccordo (direzione Cinque Cerri) verrà riaperta, mentre la carreggiata nord (direzione Sasso Marconi città) sarà utilizzata per deviare il traffico autostradale by-passando la galleria di Monte Mario. E questo per circa 2 anni.
Inoltre Autostrade per l’Italia e Città Metropolitana hanno manifestato la propria disponibilità a supportare il Comune di Sasso Marconi nella gestione della viabilità sulla Val di Setta, in particolare in caso di maltempo, integrando il servizio di pulizia neve e spargimento sale predisposto dal Comune.
Considerando che i lavori programmati da Autostrade andranno ad impattare su
una viabilità già in sofferenza a causa della chiusura del ponte Leonardo Da
Vinci, contribuendo ad allungare ulteriormente i tempi di percorrenza per gli
spostamenti quotidiani da e verso la città di Bologna, i Sindaci presenti all’incontro
(Monzuno, Marzabotto e Castiglione dei Pepoli in qualità di Comune capofila
dell’Unione Appennino Bolognese) hanno chiesto ad Autostrade per l’Italia di agevolare l’utilizzo dell’autostrada da
parte dei cittadini residenti nei Comuni delle valli del Reno e del Setta. Tra
le soluzioni discusse al tavolo, la possibilità di estendere l’accesso al
casello di Borgonuovo anche a chi non possiede il Telepass, mentre la richiesta
di sconti sul pedaggio verrà affrontata in un successivo tavolo di confronto.
“Quello di ieri è stato un incontro proficuo, che ci ha consentito di mettere sul tavolo questioni legate alla gestione della viabilità locale a partire dalle quali si è definito un nuovo cronoprogramma degli interventi”, ha commentato il sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani ( nella foto). “Ringrazio gli Enti coinvolti per avere accettato prontamente la nostra proposta di incontro e per gli impegni assunti, accogliendo le nostre istanze per quanto riguarda il periodico monitoraggio dei lavori e la realizzazione degli interventi necessari per adeguare la Val di Setta alle nuove esigenze di viabilità”
...spanizzi, non c'è che dire, quelli di Autostrade!
RispondiEliminaChiudono tutto ! Occorre veramente imparare a volare perchè , fra un po', i residenti saranno chiusi in gabbia !
RispondiEliminaLa mia domanda è:
RispondiEliminaUna volta chiusa la bretella, per andare verso Bologna si potrà accedere alla nuova Porrettana alla rotonda ex Oasi o si dovrà comunque passare sil Ponte Albano ?? se così è auguri.....
E caldamente auspicabile che venga ripristinato il ponte della vecchia autostrada su entrambe le carreggiate, usando il ponte sinora dismesso per la deviazione autostradale e mantenendo l'attuale ponte SS64 in carico alla porrettana. Altrimenti ci vorrà davvero un drone per andare da San Lorenzo ai Cinque Cerri.
RispondiEliminaNon dimenticandosi poi, una volta sistemate le canne di Monte Mario, di riciclarla come corsia nord per la SS64. In modo che su quel ponte ci siano carreggiate separate e più sicure, che di frontali nella tratta San Lorenzo - ex casello se ne son visti già fin troppi. Per fortuna senza vittime, sinora.
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