Il Sindaco di Sasso Marconi parla dei problemi di viabilità del Comune

 

Si apre per Sasso Marconi un lungo periodo di cantieri: quello per il ripristino del Ponte Leonardo da Vinci e quello autostradale per la manutenzione straordinaria alle due ‘canne’ della galleria di Monte Mario.

Di ieri un incontro fra amministratori locali e referenti di Autostrade per un confronto sulle tempistiche,  giudicato molto positivo dal sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani ( nella foto) che motiva la sua soddisfazione dicendo: “ E’ stata posticipata la chiusura della bretella Sasso Marconi-Cinque Cerri di 15 giorni e ridotta da quattro a due anni la sua chiusura per accogliere il traffico autostradale nel tempo dei lavori nella galleria di Monte Mario. Ora Autostrade dovrà affrontare con Anas  il tema della definizione dei cantieri. Questo sarà molto importante per alleviare l’impatto sulla viabilità ordinaria”.

Allo scetticismo sulla rassicurazione che Autostrade abbia dimezzato i tempi, quando aveva prima annunciato un minimo di quattro anni, il sindaco precisa ancora. “ Quello dei quattro anni era un tempo prudenziale. Ora i due anni saranno assicurati dal decreto di accettazione”.

Abbiamo approfittato della disponibilità del primo cittadino per approfondire il tema e gli abbiamo chiesto

 E’ arrivato il Commissario per il Ponte Leonardo da Vinci. Saranno rispettati i tempi previsti per il ripristino dell’importantissima struttura?

“Non l’ho ancora incontrato. La prossima settimana ci sarà un incontro in Regione  con Anas. Al momento possiamo dire che i tempi generali sono stati rispettati. Nel rispetto del cronoprogramma, sono già stati fatti confronti con tutti gli enti coinvolti per anticipare i tempi”.

Il vice ministro Alessandro Morelli nella risposta all’interpellanza dell’onorevole Gianluca Beneamati sul ponte ha accennato che si stava valutando l’opportunità di operare per  la riapertura parziale del ponte. Ci si può sperare ?

 “So che si sta valutando questa eventualità. Spero però che non avvenga,  perché ciò potrebbe creare un ulteriore periodo d’attesa per l’avvio dei lavori di ripristino generale. Se lo si potesse aprire immediatamente fino all’avvio dei lavori, andrebbe bene. Ma se l’intervento per metterlo in sicurezza per tale uso dovesse rallentare la soluzione definitiva, non sarebbe una buona cosa”.

Rimane insoluto il pericoloso tappo della Rupe. Non era questa l’occasione per mettere mano anche quello?

“Anas ha avuto dalla Regione mandato e risorse per valutare una ipotesi di miglioramento della Porrettana da Vergato a Sasso Marconi, compreso il passaggio della Rupe”.

Ora l’annuncio della chiusura della bretella Sasso-Cinque Cerri per 5 anni,  è stata una vera bomba. Coinvolgerà l’intero percorso della bretella o si fermerà all’ex casello di Sasso Marconi ?

“Sarà chiuso solamente due anni e mezzo, grazie alla iniziativa dei sindaci”.

Perché un tale accanimento su Sasso Marconi ? E’ sola una fatalità o qualcosa di voluto?

Fatalità o volontà, comunque il problema si risolve con un buon coordinamento fra gli enti territoriali”.

Il presidente Draghi  ha appena fatto un elogio ai sindaci e ha sottolineato  il loro importante ruolo  nell’ utilizzare nel modo migliore le risorse del PNRR. I sindaci  possono operare  per utilizzare tali  risorse per la soluzione di questi grossi problemi viari, alcuni dei quali hanno valenza nazionale,  se non internazionale?

“Il PNRR non può essere utilizzato per nuove strutture e i sindaci, che conoscono molto bene il territorio, non gestiscono tali fondi. Sasso Marconi non va visto solamente nel suo ruolo di Comune, ma come snodo viario territoriale di valenza internazionale”.

Non bello il quadro  che si prospetta per Sasso Marconi: almeno tre anni di impattanti cantieri per ripristini viari e alla fine non vedrà risolti i suoi veri problemi, la strozzatura della Rupe e il collegamento della Nuova Porrettana con Casalecchio

“Ho chiesto alla vice ministra di prevedere il finanziamento per l’ultimo tratto di Nuova Porrettana da Borgonuovo a Casalecchio di Reno, opera già progettata  e che deve essere portata a termine perchè conclude un tratto viario indispensabile. Se non verrà realizzata dequalificherà il resto dell’ opera fatta. Per la Rupe, Anas è impegnata a trovare una soluzione”.