martedì 2 novembre 2021

“Il ruolo degli sport minori e del comparto paralimpico nell’informazione sportiva italiana”


 Roberto giusti informa:


Lo scorso 29 ottobre, presso la Sala del Teatro Comunale di Marzabotto, ho preso parte al Seminario di FormazioneIl Ruolo nell’Informazione sportiva degli Sport Minori e del Comparto Paralimpico” su speciale invito dell’organizzatore, Stefano Venditti.

Un primo incontro giornalistico organizzato con la preziosa e fattiva collaborazione dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna, del CIP Emilia Romagna, de La Gazzetta dello Sport, dove sono stato chiamato in rappresentanza del Comune di Vergato, in qualità di Delegato allo Sport, e del CONI ER, come fiduciario locale per l’Appennino bolognese

Un momento di particolare importanza per sottolineare ancora una volta la necessità e il compito fondamentale dell’informazione giornalistica di continuare a parlare e raccontare storie sugli sport definiti “minori” e sullo sport paralimpico nel mondo, fatto di professionisti competenti e preparati.

Tra i tanti relatori e rappresentanze presenti, spicca di sicuro Federico Mancarella, giovane atleta paralimpico vincitore della medaglia di bronzo a Tokyo 2020, nella categoria paracanoa e primo italiano ad aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento. Sono poi intervenuti Gianluca Pasini de La Gazzetta dello Sport, ideatore e realizzatore del progetto “Incodaalgruppo.gazzetta.it”, Vittorio Gnesini, esperto tecnico della Nazionale Paralimpica di Tiro a segno e Fabrizio Carollo, giornalista e scrittore che ha illustrato come anche la rete sentieristica dell’Appennino sia aperta a chiunque. 

Oltre ad aver conosciuto persone meravigliose all’interno di una cornice prettamente sportiva, ho avuto l’onore di portare i saluti sia della mia comunità vergatese, sia dello sport appenninico. Il tema dell’evento mi ha trovato da subito in piena sintonia, avendo ribadito già in questi due anni e mezzo di Amministrazione come ogni società debba avere la sua giusta riconoscenza per ciò che di fondamentale svolge per la popolazione. In una realtà culturale come quella italiana, in cui calcio e pallacanestro sono all’ordine del giorno, esistono invece tantissime attività differenti che ogni giorno si mettono in gioco per dare un futuro a migliaia di bambini, ragazzi e adulti, indipendentemente dal numero di iscritti o di sponsor (visto che molte volte la critica dà peso soprattutto a questi elementi per valutarne l’importanza). Ogni società ha una sua dignità e una sua realtà: un ringraziamento non sarà mai sufficiente a “ripagare” tutti gli sforzi, i sacrifici e le “lotte” fatti per concedere alle persone la possibilità di fare sport. Durante il mio discorso a Marzabotto, ho voluto salutare tutte le realtà vergatesi e della montagna, scegliendo di proposito di non citarne i nomi: sicuramente ne avrei dimenticata qualcuna, mancando loro di rispetto, in quanto ognuno/a merita la massima RICONOSCENZA per ciò che da sempre fa. Concludendo il mio discorso, ho poi ribadito che sia le istituzioni che le associazioni debbano assolutamente lavorare e collaborare per abbattere ogni barriera: non soltanto quelle fisiche, ma anche tutti i limiti sociali e culturali che molto spesso emarginano le persone dalle attività. Non smetterò mai di dire e di ribadire che lo sport è di tutti e per tutti. Chi siamo noi per negare a bambini e bambine, ragazzi e ragazze, uomini e donne, anziani e anziane, la possibilità di fare attività sportiva? 

Al termine di questa costruttiva e insegnante esperienza, voglio ringraziare tutti i relatori, tutti i giornalisti presenti al Seminario, e in particolar modo Stefano Venditti per l’invito. Lo Sport è vivo e vince sempre! Viva lo Sport!

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