Un altro degli ultimi lavori di Marco Leoni sulla filosofia che pubblichiamo postumo, per ricordarlo come lui certamente avrebbe gradito di più.
di Marco Leoni
GUGLIELMO da OCKHAM
e la fine della Scolastica
( lezione di Matteo Saudino , fantastico prof. di filosofia )
Guglielmo da Ockham è l’autore che porterà la scolastica a scemare verso una crisi finale .
Dopo di lui inizierà il grande periodo della filosofia naturalistica e della filosofia politica, è un autore che getterà le basi della futura filosofia moderna ed è un autore liberatorio alla fine dei tre secoli di scolastica .
Nasce nel 1290 in Inghilterra e morirà nel 1348/49 .
Raccoglie tutti i temi sollevati dalla scolastica e li porta però a un punto di non ritorno perché sarà di fatto il teorico di una svolta empiristica. La conoscenza per Guglielmo, infatti si fonda sulla esperienza , sui dati empirici .
Sarà il teorico della teoria della supposizione e poi sarà anche il teorico del celeberrimo rasoio di Ockham: “serve un rasoio che elimini tutto ciò che va al di là della conoscenza empirica, inutile nei processi conoscitivi moltiplicare i concetti , è inutile andare a fondare la conoscenza nell’aldilà” .
Era soprannominato il dottor invincibile perché era un uomo abilissimo nelle arti della oratoria, della retorica e nella dialettica e nelle scuole della scolastica, nelle università, c’erano spesso delle disputatio c’erano cioè delle dispute filosofiche e in queste dispute filosofiche lui era invincibile .
Viene anche arrestato quando si reca ad Avignone: sono gli anni della cattività avignonese, gli anni in cui il papato era ad Avignone. In quell’occasione viene processato e incarcerato, riesce a scappare e viene protetto in Baviera da un principe, lì resterà fino alla morte .
Le sue teorie non furono mai condannate come teorie eretiche perché lui riuscì sempre a difendersi anche dall’accusa di aver diviso il campo del sapere razionale da quello della fede. Egli sotto sotto sostiene che ci sono due verità, la verità di fede e la verità della ragione, ma questa teoria era da considerarsi impossibile per la Chiesa secondo cui la verità è una, non esistono due verità. Lui è accusato di sostenere la doppia verità ma da questa accusa riesce a salvarsi grazie alle sue capacità dialettiche e oratorie e al fatto che si ritira in Baviera .
E’ una mente brillante che getta i semi della nuova discussione filosofica .
E’ un fondatore del metodo empirico, delle svolte scientifiche naturalistiche e anche in ambito politico è un fondatore di fatto di libertà e di diritti , è un autore da cui si può iniziare un percorso effettivamente moderno .
ULTIMO DEGLI SCOLSTICI PROBABILMENTE PRIMO DEI MODERNI .
Vediamo il primo fondamento filosofico , la svolta, L’IMPOSTAZIONE EMPIRISTA.
Alla base della conoscenza per Guglielmo da Ockham vi è l’esperienza e questa è una svolta radicale , perché per lui la conoscenza vera e certa la si può ottenere solo ed esclusivamente in connessione con la natura e con il mondo empirico: dove vi è esperienza sensoriale lì vi è la possibilità della conoscenza vera. Dunque tutto ciò che va al di là della natura e dei dati empirici ebbene non può essere conosciuto, in questo consiste la svolta empirista radicale, non può essere conosciuto e soprattutto non può essere dimostrato.
Dunque non conosco, non dimostro ciò che va aldilà dell’esperienza .
Allora che conoscenza è possibile ?
Partiamo da una divisione che fa Guglielmo: ci sono due tipi di conoscenza: quella INTUITIVA e quella ASTRATTIVA .
La conoscenza intuitiva è quella che parte dall’esperienza e conosce in maniera evidente il mondo delle cose, mi dice già se una cosa c’è o non c’è: sulla cattedra c’è la penna , c’è l’orologio oppure non c’è la penna non c’è l’orologio. Dunque già la conoscenza intuitiva mi dà la certezza se una cosa c’è o non c’è ed è una conoscenza vera e certa .
Arriva già a fondare un approccio di stampo naturalistico empirico, fondamentale per il prosieguo delle scienze per quello liberatorio: dicevo che Guglielmo da Ockham a un certo punto, dopo secoli di scolastica è liberatorio. Questa è la conoscenza intuitiva ed è la più perfetta perché inerente Adeguata al mondo empirico .
La conoscenza astrattiva intellettiva è la conoscenza che parte dall’esperienza ma poi va oltre.
Cosa facciamo noi con l’intelletto? Elaboriamo, astraiamo e possiamo astrarre in tanti modi , possiamo astrarre partendo dalla realtà empirica o possiamo astrarre andando oltre la realtà.
E allora possiamo avere una conoscenza intellettiva come potrebbe essere quella della matematica , della geometria che cercano di astrarre partendo dal mondo empirico. Oppure la conoscenza astrattiva della fantasia che va oltre il mondo empirico. E la teologia e dimostrare l’esistenza di DIO è fantasia ?
Ci sta dicendo tra le righe qualcosa di importante che quando tu astrai vai oltre la realtà oggettiva ma se vai esageratamente oltre allora entri nel campo delle ipotesi che non sono dimostrabili .Primo tema: la SVOLTA EMPIRISTA, la conoscenza è vera nell’esperienza, al di là dell’esperienza c’è conoscenza incerta. Il margine di errore sta nella conoscenza dell’astrazione, quando l’intelletto astrae al di là dell’oggetto reale .
Secondo tema importante è la teoria della SUPPOSIZIONE ed è stupenda perché liberatoria, recupera la logica degli stoici. Il problema in questo caso è il rapporto che c’è fra il nome delle cose, il concetto, e la cosa. Uomo, la parola uomo, il concetto Uomo, ma poi c’è il dato reale, l’uomo in carne ed ossa .
Cosa sostiene Guglielmo da Ockham ?
Anche questa è una svolta radicale , è modernissimo .
Gli universali sono dei segni che esistono nella mente dell’uomo
Ovvero sono convenzioni .
Dunque le parole e i concetti sono convenzioni, il concetto è nella mente dell’uomo, è un simbolo e le parole sono ulteriori simboli .
Ogni segno, ogni concetto che diventa poi parola, è materiale .
Secondo, una supposizione semplice è la parola ‘uomo’ quel concetto che utilizzo e sta al posto di tutti gli uomini come ‘cane’ sta al posto di tutti i cani .
Terza supposizione è quella personale , Lorenzo è un uomo , Roki è il cane cioè la realtà in carne e ossa .
Dunque dove stanno le idee? , non nel mondo delle idee come per Platone, non nella mente di DIO come per Tommaso , le Idee stanno nella mente dell’uomo e sono dei segni che stanno al posto delle cose.
Detto all’interno di un mondo della cristianità che fa prevalere la dimensione spirituale metafisica rispetto a quella materiale reale concreta è ovviamente una frattura molto grande .
E DIO? DIO è l’obiettivo della filosofia perché nella scolastica la Filosofia è l’ancella della Teologia, cioè al servizio della Teologia. E qua Guglielmo da Ockham rompe ancora con la tradizione, compie una ulteriore inversione di tendenza e ci dice: NO la teologia è boriosa, è presuntuosa perché pretende di conoscere ciò che va al di là della realtà empirica ma non è una scienza, cessa di essere scienza, non può avere la pretesa di essere scienza perché non posso dimostrare l’esistenza di DIO.
Per cui rimango nel campo della fede .
Il campo della fede non è l’ambito della conoscenza vera e certa e detto da un uomo cresciuto dentro la chiesa inglese, un uomo della scolastica, questo rappresenta una frattura vera e propria. Dunque:
L’uomo può dire che esiste una cosa soltanto se ne può fare una
esperienza , quindi se la conoscenza è intuitiva ma la
conoscenza intuitiva di DIO non c’è perché DIO va al di là della
realtà .
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