Via Ganzole |
Dubbio ci invia il ‘grido di dolore’ di Tommaso Genovese
che denuncia l’ormai intollerabile inadeguatezza della viabilità lungo le valli del Reno e del Setta:
Genovese su facebook scrive:
Giornata di ordinario traffico sulla via
che dalle Ganzole porta a Pianoro/Rastignano. C’è’ come sempre una grande
presenza di automezzi pesanti e Tir che si arrampicano su una strada che ha una
pendenza impegnativa del 16% creando file e rallentamenti, ed è così tutti i
giorni. E’ incredibile come gli amministratori e politici bolognesi non siano
in grado di capire che una bretella di collegamento più’ agevole tra il casello di Sasso Marconi e
Pianoro/Rastignano e’ indispensabile. D’altronde anche in passato non hanno
compreso l’ importanza del collegamento Setta-Reno dimostrando la loro
impreparazione e inadeguatezza a risolvere i problemi della viabilità dell’
Appennino Bolognese.
Alla denuncia di Genovese si aggiungono quelle di molti altri che arrivano a questo blog : non solo non si realizzano nuove strutture,
ma non si rendono neppure funzionanti quelle esistenti. Le proteste sono
principalmente verso il mancato ripristino della frana di Gardelletta sulla
provinciale Val di Setta, la mancata realizzazione
del casello di Rioveggio, impostato oltre dieci anni fa e non finito, la soluzione del Ponte Da
Vinci sul Reno a Sasso Marconi, di cui si era annunciato l’affidamento dei
lavori a un Commissario governativo al fine di accelerare le procedure, ma la
struttura langue sola e il piano del ponte è già inerbato, mentre lunghe file
di auto di pendolari provenenti dalle alte valli ogni giorno invadono il centro
di Sasso Mareconi e le strade limitrofe, con grave danno ambientale e di
mobilità. I tempi e i gas nocivi si moltiplicano. Emblematico poi il nodo ferrostradale di Casalecchio di Reno
con l’interramento della statale e della ferrovia Porrettana il cui inizio dei
lavori era stato annunciato per la fine del 2020 e poi per l’inizio del 2021 (
da notare che le risorse economiche sono già disponibili). Siamo quasi alla
fine del 2021 e ancora non si vede nulla.
Ormai il senso di abbandono e impotenza pervade gli abitanti della intera zona. Tutto ciò
induce a non venire qui e a desiderare di trasferirsi in quelli che già vi
risiedono.
Forse che sia questo ciò che si vuole ?
....è una vergogna ultradecennale, gestiti da amministratori che mirano solamente a mantenere i voti ed il potere, "verniciando" corsie ciclabili e sordi ai problemi delle persone e delle aziende, ciechi alle moderne tecnologie di perforazione e capaci solo di scivolare e driblare tra i noti problemi quotidiani di chi si deve spostare e rispettare degli orari.
RispondiEliminaE dei marciapiedi a sasso Marconi, vogliamo parlarne? Erbacce, ma sopratutto buche, anche profonde e anziani e badanti costretti a camminare in strada. Vergognoso!!!!
RispondiEliminaAndare alla radice del problema: perché abbiamo tutto questo traffico di TIR e il traffico merci su ferrovia è stato annichilito in lustri e lustri di sistematica demolizione?
RispondiEliminaMa vi pare che girino su strada dei TIR che portano rottami o carta straccia o piastrelle o cemento o arance per migliaia e migliaia di km!?!?
Uno stato con teraliardi di debito ha i denari per costruire altre mille mila strade (che aumenteranno il traffico merci su gomma) quando non ha neppure manutenuto l'esistente, vedere il ponte di Sasso, la provinciale del Setta, etc. ?
Il problema non sono solo gli amministratori, sono anche gli amministrati (basti vedere l'impazzimento del traffico di questi giorni, moltitudini di studenti portati a scuola in... auto). Ma quante persone di mezza età andavano a scuola in auto!?
Ma questa è follia pura!
Come dei tossici che più hanno roba e più si fanno di quella robaccia, volendone sempre di più.
A quanto pare si, i fatti dicono questo.
RispondiElimina