Dubbio ha inviato una considerazione-denuncia del professor Dario Mingarelli
sulle incongruenze politico-amministrative
nella gestione della Città Metropolitana, la cui presidenza è decisa dai
cittadini di Bologna, mentre gli altri amministrati, quelli della provincia,
sono relegati al ruolo di ‘sudditi’.
E’ ovvio che se il presidente è eletto
dai bolognesi si adopererà per compiacere costoro, non i sudditi della
Provincia che non sono e non saranno chiamati a giudicarlo elettoralmente . Il
Ponte Leonardo da Vinci ne è la prova emblematica: le sua precarietà era note e
denunciate dai cittadini da anni, ma si è intervenuti quando ormai era in pericolo di crollo, con aggravio
considerevole per l’erario pubblico.
Questa la nota di Mingarelli ( nella foto):
Siamo a meno di
due mesi dell’elezione del sindaco di Bologna che, come sappiamo, avrà
giurisdizione anche nella cosiddetta Città Metropolitana, in quanto il
vincitore ricoprirà anche la presidenza del territorio della ex Provincia.
Tutti i Comuni della ex Provincia avranno quindi come presidente il sindaco di
Bologna …
Gli abitanti
della Provincia, a parte Bologna, non si esprimeranno sulla scelta del
Presidente, ma dovranno accettare la volontà espressa dagli elettori del Comune
di Bologna … Che razza di democrazia sia questa vorrei chiederlo agli autori
della ‘Riforma Del Rio’, cattiva compagnia …
Ma quello che vorrei sottolineare in questa tristissima
vicenda è la distrazione colpevole mostrata dai sindaci dei Comuni interessati
per il loro territorio che sarà amministrato in sostanza dalla Città di
Bologna.
Il disinteresse
dimostrato dalla attuale gestione della Città Metropolitana è palese. Perché dunque
non si interrogano i candidati per almeno conoscere le loro intenzioni riguardo
ai grandi problemi del nostro territorio?
Perché almeno l’Unione
non coinvolge i candidati bolognesi in una pubblica assemblea ?
Cari sindaci
fatevi promotori di cancellare questo gravissimo vulnus arrecato alla montagna
e fatevi preparare un bel documento che almeno attesti l’incongruenza di quello
che sta succedendo … i presupposti
operativi e filosofici ci sono.
Sono i Democratici di Sinistra !!!
RispondiEliminaLa figura cui si riferisce il prof. Mingarelli e' prima di tutto il sindaco di una grande citta' e li' ha poteri veri. Come sindaco della citta' metropolitana ne ha molti meno e su poche materie, inoltre e' affiancato dai sindaci dei comuni della provincia (eletti) e oggi dalle Unioni di comuni che si sono prese altri poteri piu' concreti. Ma soprattutto: prof. Mingarelli, lei che e' di centrodestra o destra, cosa crede che cambierebbe se i comuni della provincia partecipassero all'elezione? Sono quasi tutti di sinistra e avrebbero comunque la maggioranza, come a Bologna.
RispondiEliminaEgregio prof. MINGARELLI perchè non ha preteso dalla " CATTIVA COMPAGNIA " una pubblica spiegazioni su che razza di democrazia fosse stata adottata a suo ormai lontano tempo ?
RispondiEliminaPur condividendo i dubbi da Lei citati mi domando perchè si sveglia proprio ora ?
Ci illumini !
grazie
Che domande, ma perché siamo sotto elezioni, e tutto vale come propaganda utile contro la parte avversa.
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