sabato 21 agosto 2021

A proposito di si tariffe autostradali

Il consigliere regionale di RETE CIVICA, Marco Mastacchi, ha presentato un’interrogazione  per chiedere chiarimenti sulle tariffe autostradali in vigore e in particolare quelle applicate allo snodo di Bologna.

 

Marco Mastacchi

di Letizia Rostagno              

 

Sembra (e il termine condizionale è d’obbligo) che per il momento sia scongiurato il pericolo di un aumento delle tariffe autostradali. Il 31 luglio scadeva infatti il congelamento degli aumenti tariffari per i pedaggi autostradali stabilito dal decreto legge Milleproroghe varato alla fine del dicembre dello scorso anno. Definire 'poco lungimirante' una simile decisione è il minimo. Far scattare aumenti delle tariffe autostradali il 1° agosto , alla vigilia delle partenze per le ferie di milioni di persone, sarebbe stato penalizzante per gli utenti. Forse non tutti sanno che dal  2011 è stata istituita l’Autorità di regolazione dei trasporti (ART), insediata ufficialmente nel 2013. L’Autorità è competente nel settore dei trasporti e tra i suoi compiti rientrano la definizione delle condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto e dei contenuti minimi dei diritti degli utenti nei confronti dei gestori dei servizi e delle infrastrutture di trasporto. L’Autorità riferisce annualmente alle Camere evidenziando lo stato della disciplina di liberalizzazione adottata e la parte ancora da definire. Opera nel rispetto delle competenze delle Regioni e degli enti locali.

Nel 2019, in esecuzione delle novità normative introdotte dal DL Genova, l’Autorità ha avviato un procedimento volto a definire i sistemi tariffari delle concessioni autostradali in essere.

La rete autostradale italiana (km 5886,6) è affidata in concessione a diverse società e la disomogeneità delle relative tariffe non corrisponde agli intenti dell’Autorità di regolazione dei trasporti per la quale applicare una metodologia tariffaria basata su criteri uniformi per tutte le concessioni risponde all’esigenza di promuovere la concorrenza, stimolare l’efficienza produttiva delle gestioni e determinare un contenimento dei costi per gli utenti. L’obiettivo è di sostituire i diversi regimi tariffari con un unico sistema, per ricondurre la redditività delle gestioni autostradali a livelli di mercato, con meccanismi premiali e di penalità legati a standard di qualità.

II nodo autostradale di Bologna (tangenziale ed autostrade) è stato affidato ad Autostrade per l’Italia così come gli oneri di gestione, manutenzione e di nuovi investimenti in cambio di una tariffa omnicomprensiva, al Kilometro percorso, da applicare su tutta la rete di sua competenza.

Nel 2007 una “convenzione unica” stipulata da ANAS con le singole concessionarie ha introdotto un’innovazione sul piano delle tariffe, che ha stabilito il recupero degli extraprofitti e il riconoscimento di adeguamenti tariffari solo a seguito della effettiva realizzazione degli investimenti (nel computo dell’elaborazione della tariffa il “parametro K”, che corrisponde alla “componente investimenti” è sempre stato considerato in tutti gli adeguamenti annuali delle tariffe autostradali).

 

Nel 2014 tra Ministero delle Infrastrutture, Regione, Comune di Bologna e Società Autostrade per l’Italia viene formalizzato l’accordo per la realizzazione del Passante Nord per il quale il sistema di pedaggiamento (art 3) è considerato condizione imprescindibile per la realizzazione dell’opera. Nello stesso accordo e per la stessa finalità è inoltre confermato che alle quattro barriere (San Lazzaro, Borgo Panigale, Arcoveggio e Casalecchio) sia in entrata che in uscita, vengono applicate ulteriori maggiorazioni ai transiti con percorrenze superiori ai 40 km, pari a 6 km a transito, in ciascuna delle barriere. Tali maggiorazioni risultano già in essere alla data di sottoscrizione dell’accordo. Vale la pena evidenziare che tali maggiorazioni penalizzano non solo e soprattutto i cittadini della Città Metropolitana di Bologna, ma anche chiunque passi sia in entrata che in uscita dai caselli sopra menzionati recandosi presso il capoluogo della nostra regione.

La stipula di un nuovo accordo in data 15 Aprile 2016 ha portato non solo all’abbandono definitivo dell’ipotesi Passante Nord per l’adozione del progetto di realizzazione del cosiddetto Passante di Mezzo, ma anche all’aumento dei chilometri aggiuntivi da applicare in tariffa in entrata e in uscita, in ciascuna delle quattro barriere (San Lazzaro, Borgo Panigale, Arcoveggio e Casalecchio).

 

L’atto ispettivo del Consigliere Mastacchi intende chiarire diverse e importanti questioni:

- La Giunta è a conoscenza della situazione?

- Le maggiorazioni di cui all’Accordo del 2014 sono ancora in essere e quali sono eventualmente le motivazioni che ne giustificano l’applicazione?

- In che modo viene effettuato il calcolo delle maggiorazioni e a quanto ammontano attualmente quelle già percepite, prima da società Autostrade spa e poi dal 2007 da Società Autostrade per l’Italia?

- A partire da quale anno vengono percepite tali maggiorazioni e a che titolo, considerato che nella convenzione unica del 2007 non vengono menzionate mentre in quella del 2014 risultano già in essere?

 

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