Una dettagliata interrogazione chiede di superare i disagi causati dalle
norme antiCoronavirus
di Luca Molinari
La sanità in Appennino deve tornare alla “normalità”, superando i disagi
imposti dalle norme antiCoronavirus.
A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Marco Mastacchi
(Rete Civica), che ricostruisce quanto avvenuto in questo anno e mezzo
segnato dalla pandemia e chiede alla Giunta “quando verrà riaperto 24 ore al
giorno il pronto soccorso di Vergato, se è stato definito il protocollo
operativo per la riattivazione della funzione di assistenza al parto nel punto
nascita di Porretta e se sono stati attivati i servizi delle ‘Case della
Salute’ nell’intero Appennino bolognese così come promesso”.
Poi ancora: “Quando e come verrà realizzata una revisione delle prestazioni
specialistiche in modo da garantirle anche nei territori dell’area collinare
/montana dei distretti, visto che, ad esempio, i cittadini di Loiano e
Monghidoro hanno consumato nel 2019 più del 65% delle prestazioni fuori dal
distretto di San Lazzaro e ciò ha creato notevoli disagi dato anche il
progressivo invecchiamento della popolazione residente? Limitatamente all’area
appenninica, quali sono i piani e i programmi che la Regione ha presentato al
governo per l’utilizzo dei fondi comunitari che sono stati concessi all’Italia
e che rappresentano un’occasione da cogliere per investire e valorizzarla
appieno anche sotto questo importante aspetto?
Mastacchi, inoltre, chiede all’amministrazione regionale “se non ritenga
opportuno accelerare su questo tema avendo un’attenzione particolare per i
servizi sanitari offerti nelle aree montane ampliando l’offerta delle
prestazioni
specialistiche, ad esempio inserendo anche Fisiatria, Urologia e Cardiologia
che ad oggi vengono consumate per lo più fuori dai distretti montani”.
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