E’ ormai un appuntamento fisso quello della denuncia di disservizi sulla linea ferroviaria Porrettana. Quasi una telenovela.
L’ultima, dal titolo, ‘infrastrutture e passaggi a livello della Porrettana, un percorso pieno di ostacoli’, recita:
Da
Bologna:
17759
delle 13:04, ritardo di 7 minuti
17763
delle 14:04, ritardo di 10 minuti
17767
delle 15:04, ritardo di 7 minuti
17771
delle 16:04, ritardo di 31 minuti
Da
Porretta:
17770
delle 14:22 ritardo di 15 minuti
Da Bologna per Marzabotto
17761
delle 14:37, ritardo di 7 minuti
17765
delle 13:37, ritardo di 10 minuti
17769
delle 15:36, ritardo di 6 minuti
Da
Marzabotto per Bologna
17766
delle 14:22 ritardo di 8 minuti
17772
delle 15:22 ritardo di 6 minuti
17776
delle 16:22 ritardo di 8 minuti
Siamo
riusciti a sapere da Trenitalia Tper che un paio di treni (su undici……) hanno
subito ritardi a causa del sistema di distanziamento dei treni che regola i
segnali. Non c’è modo di ottenere più informazioni perché la Regione ha
avallato la decisione di RFI di non comunicare più nulla ai Comitati degli
Utenti. Dobbiamo dare atto che la nuova linea politica regionale ha comportato
un bel passo avanti nella trasparenza dei rapporti tra aziende ferroviarie e
viaggiatori. Per qualsiasi informazione relativa a problematiche di competenza
RFI, dobbiamo fare richiesta alla Direzione Commerciale di Tper che cerca di
passarci qualche notizia di rimbalzo. Ci sentiamo come turisti della riviera
romagnola che, avendo acquistato il pacchetto completo albergo e lettino in
spiaggia, in caso di malore in mare, non possiamo chiamare il bagnino perché
dobbiamo avere informazioni solo dalla reception dell’albergo: i
pendolari/bagnanti ringraziano RFI e la Regione che avranno ritenuto che non
sia più necessario conoscere l’origine dei guasti, tanto non cambierà mai nulla
e la risposta ufficiale resterà sempre che le percentuali di puntualità sono
altissime, quindi… In queste ultime
settimane ci siamo accorti che i pendolari non sono gli unici a soffrire dei
disservizi legati alle infrastrutture. Ogni volta che i treni ritardano, i
passaggi a livello restano chiusi per lungo tempo aggravando la già pessima
qualità della viabilità automobilistica. Il PL di Sasso Marconi, ad esempio, è
diventato una sorta di imbuto e anche nella giornata odierna alcuni automobilisti
ci hanno segnalato di essere rimasti bloccati quasi 20 minuti. Gli volevamo
rispondere che sarebbe più ecosostenibile prendere il treno, ma se hanno letto
i nostri bollettini, gli sarà passata la voglia.
Valerio
Giusti
Comitato
per la Ferrovia Porrettana
Continua la presa per i fondelli (per non dir di peggio) da parte delle istituzioni ai cittadini.
RispondiEliminaEvidentemente a lor signori non gliene frega una cippa delle difficoltà quotidiane di chi dovrebbero servire visto che gli stipendioni arrivano dalle nostre tasse. L'importante per loro è sollazzarsi sulle poltrone in attesa delle pensioni dorate.
Una ferrovia al limite del rudimentale che ha questa catasta di problemi quotidiani significa che esistono numerosi parti e dispositivi che non sono manutenuti, processi e protocolli che o sono spannometrici o non sono rispettati, opere collaudate sulla carta progettate gia' bacate e/o realizzate peggio (problema di tutta l'ingegneria pubblica, ANAS molto peggio che RFI!), dirigenza assente e/o incapace.
RispondiEliminaQuando si blocca uno scambio, il dirigente deve andare a guardare: chi ha fatto l'ultima manutenzione? E' stata fatta? Lubrificazione e motore invece ancora secco!? Se hai fatto finta di lavorare (come ne vedo io in alcune stazioni, appoggiati al muro a spippolare sul telefono che a lavorare non sono mica fesso!) vieni mandato a casa il giorno dopo. Ma il deviatoio era nuovo. Chi lo ha collaudato? Signor Mario Rossi? perche' hai messo una firma con falso in atto pubblico? Da domani a casa, ti trattengo pure la liquidazione per risarcimento danni. POI, se vincerai in giudizio (e qui si passa dalla peste al vaiolo dei magistrati deresponsabilizzati o con la loro giustizia storta e marcia) prenderai i tuoi denari.
Eccetera eccetera.
Qui si arriva al mostro, al leviatano del pubblico, che e' la peste italica e il massimizzatore del peggio nazionale: il posto di stipendio assicurato e la certezza granitica inamovibilita' e di stipendio/salario mensili, di carriera a prescindere di cio' che fai o non fai, dei disastri che causi con questo fare male o non fare, dal manovale su fino a direttori, peggio fanno e piu' milionate prendono in buona(?)uscita (in effetti, per loro, molto buona!).
Vuoi ottenere il peggio da persone e organizzazione? Togli le responsabilita'!
Pensato e fatto. Ecco i risultati (che a leggere i bollettini e gli interventi del valente Comitato Ferrovia Porrettana, c'e' da mettersi le mani nei capelli per questa caporetto quotidiana).