Sono in 20, si
sono costituiti in cooperativa , e si ripresi la vecchia azienda fallita .
L’azienda contava
70 dipendenti e dopo vari tentativi di acquisto andati a vuoto, a febbraio 2020
è nata l'idea di 'workers buyout', che si è concretizzata a novembre con la
nascita della Reno Fonderie.
Venti dei
trenta lavoratori rimasti hanno investito nel rilancio dell'azienda i loro due
anni di Naspi e saranno affiancati da Legacoop per acquisire tutte le
competenze necessarie a guidare un'azienda, costruendo assieme a Insieme per il
Lavoro-Città Metropolitana un percorso formativo.
La nuova
cooperativa spera di poter ripartire a produrre a pieno regime entro agosto,
dopo un piano di investimenti per rimettere a nuovo gli stabilimenti e i nuovi
impianti.
COMPLIMENTI.
RispondiEliminaCome spesso scrivo " c'è chi parla e c'è chi agisce "
Un grande in bocca al lupo e siate sempre sereni e collaborativi, ogni problema può avere una soluzione soddisfacente per tutti voi.
I migliori auguri a questi coraggiosi lavoratori.
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